Per il futuro della rete telefonica italiana non c’è spazio per alternative al fondo americano Kkr. Lo ha mandato a dire Palazzo Chigi al fondo lussemburghese Merlyn che venerdì ha presentato a sorpresa un’offerta fuori tempo massimo per l’asset di Tim, in alternativa a quella degli investitori Usa che proprio in questi giorni è al vaglio finale del cda del gruppo telefonico. “L’iniziativa assunta dal governo prevede chiaramente il controllo pubblico sull’assetto strategico come risultato finale espressamente garantito dalla proposta – l’unica proposta – alla quale l’esecutivo partecipa con il riconoscimento del ruolo strategico e dei poteri speciali riconosciuti al governo in piena conformità all’ordinamento Ue”, hanno fatto sapere fonti di Governo alle agenzie di stampa sabato mattina.

Porta in faccia, quindi, ad Alessandro Barnaba, fondatore di Merlyn, che a Repubblica ha spiegato di volere una “rete nazionale come per Terna, perché questo creerà valore per tutti”. Il progetto TimValue, ha detto, “è un’operazione trasparente, di mercato, eseguita a viso aperto dove sono gli azionisti a decidere, Cdp e Vivendi in testa, con i quali ovviamente non abbiamo ancora parlato. Il nostro piano è inclusivo, favorisce una miglior governance a beneficio dei soci, del mercato, dei lavoratori e dell’indotto, oltre a garantire l’esecuzione del Pnrr“. Invece il piano Kkr viene bollato come “una storia di pura alchimia finanziaria che crea valore solo per Kkr”.

Ma il governo, che ha diritto di veto sulle telecomunicazioni, ha appunto “già deciso”. Intanto Tim su richiesta della Consob ha confermato di aver ricevuto nella giornata di venerdì scorso una comunicazione da Merlyn Advisor LTD e RN Capital Partner, di cui peraltro è stata data ampia diffusione già in concomitanza dell’invio alla società.
Tim, una volta verificata la partecipazione azionaria in capo al fondo proponente, sottoporrà il documento al Consiglio di Amministrazione, che si riunirà il prossimo 3 novembre. La società ha inoltre ribadito che il progetto NetCo in corso di esame è in linea con il piano approvato all’unanimità dal cda e presentato nel Capital Market Day nel luglio dello scorso anno. In tale quadro, conclude, “proseguono le attività propedeutiche alle decisioni in ordine alle offerte ricevute dal fondo KKR nel corso delle già programmate riunioni del 3 e 5 novembre”.

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