Nuove modifiche last second alle bozze della legge di Bilancio in vista del vertice di lunedì tra Fdi, Forza Italia e Lega, che – a due settimane dal consiglio dei ministri che l’ha approvata – dovrebbe blindare un testo definitivo su cui la premier Giorgia Meloni chiede alla maggioranza di non presentare emendamenti. I forzisti come raccontato dal Fatto hanno minacciato di non rispettare il diktat perché contrari all’aumento dal 21 al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi e alla formulazione del taglio al canone Rai, che apre la strada a un rialzo del tetto alla pubblicità con potenziali ricadute su Mediaset.

Sul primo fronte è arrivata una concessione: la nuova versione del testo prevede che l’aggravio fiscale scatti solo nel caso in cui si affitti per periodi inferiori a 30 giorni più di un appartamento. Da notare che solo venerdì il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari aveva difeso la norma originaria spiegando: “Non è per fare cassa, è fatta a tutela di famiglie e studenti universitari: non avere la stessa cedolare per chi nelle grandi città affitta a una famiglia o agli studenti e chi affitta casa legittimamente in ambito turistico è ciò che ha creato l’enorme carenza di case a disposizione di studenti fuorisede e famiglie”.

Dal nuovo testo emergono anche nuove sorprese negative per i consumatori: i pannolini e i seggiolini auto per bambini non solo non avranno più l’Iva agevolata al 5%, ma saranno assoggettati a quella del 22%. Mentre infatti assorbenti femminili e latte in polvere vengono spostati tra i prodotti assoggettati all’Iva ridotta al 10%, pannolini e seggiolini non vengono riassegnati, tornando così a quella ordinaria.

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