Vietati i fischietti a San Siro. Proprio così: salta l’iniziativa programmata dagli ultras nerazzurri per “accogliere” Romelu Lukaku durante Inter–Roma. La decisione è stata presa dalla questura su iniziativa del Gos, il gruppo operativo di sicurezza. Il tavolo tecnico ha valutato che i 30mila fischietti annunciati dalla Curva Nord avrebbero potuto impedire il regolare svolgimento della partita, valida per la decima giornata di Serie A, disturbando il giocatore e soprattutto l’arbitro, il cui fischio sarebbe potuto risultare impercettibile in campo. Queste le ragioni di una scelta che resta comunque senza precedenti.
“Diecimila a Firenze due anni fa andavano bene, ora no. La legge non è uguale per tutti…”, ha protestato la Curva Nord con una storia su Instagram. Il riferimento è a quanto accaduto nel 2022 al Franchi, quando i tifosi della Fiorentina accolsero Dusan Vlahovic, appena passato alla Juventus, con circa 10mila fischietti. Un altro precedente si verificò sempre a San Siro l’11 marzo 2007, quando Ronaldo giocò il derby con la maglia del Milan: anche allora i tifosi nerazzurri si procurarono migliaia di fischietti, senza impedire al Fenomeno di segnare un gol.
La stessa forma di dissenso era stata pensata per Lukaku, dopo il suo mancato ritorno all’Inter nel corso dell’estate. Il belga, dopo aver promesso eterno amore al club, aveva preso tempo e deciso di trattare anche con la Juventus. Da lì la rottura della trattativa, fino al passaggio in extremis alla corte di Mourinho a Roma. E proprio il club giallorosso aveva lanciato l’allarme in questi giorni rispetto al “clima” che si sarebbe vissuto a San Siro. Alla fine è stato ascoltato.