Tre anni di inibizione “da tutte le attività legate al calcio a livello nazionale e internazionale”: questa la decisione della Commissione disciplinare della Fifa nei confronti di Luis Rubiales, l’ex presidente della Federcalcio spagnola contestato per aver dato un bacio senza consenso alla calciatrice della Nazionale Jenni Hermoso. Già sospeso in via provvisoria per un periodo di 90 giorni, Rubiales è stato squalificato per aver violato l’articolo 13 del Codice di disciplina Fifa.
Adesso avrà dieci giorni di tempo per richiedere le ragioni del provvedimento: se richiesto, la decisione motivata sarà pubblicata su legal.fifa.com. Per il momento, la federazione internazionale ha ribadito “il suo impegno assoluto a rispettare e proteggere l’integrità di tutte le persone e a garantire il rispetto delle regole fondamentali di una condotta dignitosa”. La decisione resta comunque soggetta a possibile ricorso alla Commissione d’Appello della Fifa.
Nel frattempo, Rubiales ha già annunciato la sua intenzione di presentare ricorso, “affinché sia fatta giustizia e la verità risplenda”. In un lungo comunicato, l’ex presidente della Rfef ha infatti dichiarato che “la procedura della Fifa è stata caratterizzata dall’emissione di decisioni senza alcun fondamento”, al punto da essere stato “sospeso per 66 giorni su 90 senza nemmeno aver avuto un’udienza completa per difendermi”. Sul suo account X ha poi rincarato la dose: “Grazie ai numerosi sforzi di alcuni politici, media e istituzioni, la sproporzione e l’ingiustizia commessa stanno diventando sempre più evidenti”.
Nelle scorse settimane l’ex presidente della Federcalcio spagnola si era già dimesso dalla guida della Rfef, dopo che aveva inizialmente mostrato l’intenzione di non lasciare il suo incarico. Il giudice spagnolo che si occupa del caso gli aveva inoltre impedito di avvicinarsi a meno di 200 metri da Hermoso e di mettersi in contatto con lei attraverso qualsiasi forma di comunicazione.
Lo stesso presidente ad interim della Rfef, Pedro Rocha, aveva rivolto un messaggio di scuse “al mondo del calcio e alla società tutta”, mentre la Rfef aveva comunicato il licenziamento dell’allenatore e direttore tecnico della Nazionale femminile, Jorge Vilda, da entrambe le posizioni. Un giorno prima, il capitano della Nazionale maschile Alvaro Morata aveva letto un messaggio, a nome di tutta la squadra, in cui condannava il “comportamento inaccettabile” di Rubiales.
Più di recente, contro di lui c’era stato lo sciopero delle compagne di squadra di Hermoso, intenzionate a non rispondere a eventuali convocazioni per le partite della Nazionale: una protesta rientrata solo dopo che le calciatrici delle Furie Rosse avevano ottenuto l’allontanamento di Andreu Camps (segretario generale della Rfef), dell’avvocato Tomas Gonzalez Cueto e di Miguel Garcia Caba, altro dirigente federale, così come di altri collaboratori dell’ex presidente federale.