Nuovi appuntamenti, stessa squadra con le riconferme di Mauro Casciari e Fabrizio Biggio: "Sarà tutto in divenire nel corso delle varie settimane, non si può preparare nulla al tavolino". Il primo ospite lo "spoilera" l'ad Sergio: "Marco Mengoni"
“Parte la seconda stagione di Viva Rai2, credo sia un prodotto straordinario e sarà sicuramente una stagione di successo. Fiorello ha inventato il morning show, l’intrattenimento che potrebbe essere di prima serata l’ha portato alla mattina. Ha questa capacità di riuscire a coinvolgere tutti nei suoi show, purtroppo anche me. Sarà anche un Sanremo straordinario, sempre con Viva Rai2“, parola dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione del “mattin show” al debutto lunedì 6 novembre alle sette su Rai2.
Non più da via Asiago ma dal Foro italico: “Non siamo stati sfrattati da via Asiago, ce ne siamo andati noi, che è diverso. Io ho detto proprio: non voglio più stare qua. Lo capiamo, lo abbiamo sempre capito, non ho mai pensato “ah, che stronzi”. Nel rispetto degli inquilini abbiamo deciso di andarcene. Ora gli unici che si possono lamentare sono Malagò e Nepi — dice Fiorello riferendosi ai vertici di Coni e Sport e Salute —, sono gli unici esseri viventi che stanno lì. E poi ci sono le statue dello stadio dei Marmi”.
Nuovi appuntamenti, stessa squadra con le riconferme di Mauro Casciari e Fabrizio Biggio: “Sarà tutto in divenire nel corso delle varie settimane, non si può preparare nulla al tavolino”. Il primo ospite lo “spoilera” l’ad Sergio: “Marco Mengoni“, “Ci stiamo lavorando”, la conferma di Fiorello. Nell’anteprima “Mattino Show“, in onda fino alle 7.15, il padrone di casa farà colazione al bar e si vedranno le prove degli ospiti, eseguite rigorosamente alle 6 del mattino.
In apertura Ciuri, come lo chiama Amadeus, incalza i vertici del servizio pubblico dopo i rumors delle ultime ore: “E’ vero che ‘Belve’ va sul Nove?“. “No”, è la risposta secca dell’amministratore delegato. Con Fiorello che prosegue: “Non ve la fate scappare la Fagnani. Le ho detto: se tu vai alla Nove mi presento sotto casa tua e buco le gomme della macchina di Mentana. Basta con questa storia che tutti migrano, la Rai è Rai e si ama indipendentemente dal governo che c’è“, aggiunge lo showman. Che precisa: “La Rai è sempre la Rai e non “TeleMeloni”, visto che prima c’è stata TeleDraghi, TeleMonti e così via. La Rai la si ama sempre come la mamma”.
Lo showman “assolve” Antonio Ricci commentando i famosi fuorionda che hanno coinvolto Andrea Giambruno, con successivo annuncio della Premier Meloni sulla fine della loro relazione: “Striscia la notizia fa questa cosa da 40 anni, se io fossi uno di Mediaset e lavorassi lì saprei che c’è la bassa frequenza e che Antonio (Ricci, ndr) è lì. Sapendolo mi comporterei di conseguenza, è un po’ come dire: state buoni che io vi becco. Lo sanno tutti, tanto che il Giambruno in questione, nei vari fuorionda che tutti hanno visto, lo hanno anche avvisato”.
“È la cifra di Striscia e va bene così. Noi li abbiamo i fuorionda?”, scherza Fiorello ancora con l’ad Rai Sergio: “C’ho dei fuorionda su Fazio con lui…“. L’artista siciliano si fa poi serio parlando della guerra: “Non si può scherzare su tutto, sappiamo tutti il periodo che stiamo attraversando. Noi facciamo quello per cui siamo stati chiamati, regalare un po’ di buonumore per i 45 minuti del programma senza nessun riferimento a tutto ciò che ci sta angosciando, perché siamo tutti angosciati“.
Parla del drammatico conflitto in Medioriente: “Io non sono niente e nessuno davanti a questa tragedia, ma consentitemi l’indignazione e il dolore che provo ogni volta che vedo i telegiornali. I bambini per me, siano palestinesi o israeliani, sono bambini. Questa cosa va fermata, serve sedersi a un tavolo e che qualcuno dica: tu fai il tuo Stato, tu il tuo e andiamo con la pace. Ma non credo che sia una cosa che accadrà domani”, aggiunge Fiorello, che precisa: “Non voglio esprimere dei giudizi su come vanno le cose, ognuno dice la sua ed è una cosa veramente antipatica. Viene chiesto: tu con chi sei? Per chi parteggi? Una cosa terribile anche solo da chiedere, non è Milan-Inter ma una cosa drammatica. I bambini che muoiono… qui siamo tutti devastati da quello che sta accadendo e se uno mi domanda per chi parteggi io lo mando a quel paese. Io parteggio perché questa questione vada risolta, qui bisogna mettersi davanti a un tavolo ma non ci credo più. Siamo arrivati al capolinea e se non stiamo attenti succede qualcosa non di drammatico ma anche peggiore”.