Matthew ha sempre ammesso di avere delle dipendenze e di stare provando a migliorare la sua condizione. La sua lotta è iniziata dopo un incidente su una moto d'acqua nel 1997
Più passano le ore e più sembra esserci un quadro maggiormente definito sulla drammatica morte di Matthew Perry. Come riportato da TMZ, nella giornata di domenica, le autorità non hanno rilevato la presenza di droghe illegali nell’abitazione dell’uomo, bensì di diversi farmaci antidepressivi da prescrizione. Siamo ancora ad una fase embrionale delle indagini, certo, ma gli agenti di polizia presumono che l’ipotesi più accreditata di decesso possa essere riconducibile ad un annegamento causato da un malore. L’autopsia potrà far luce su tutto, scoprendo inoltre se l’attore avesse assunto sostanze o medicinali e, soprattutto, in che quantità.
Prima di morire Perry ha condotto una giornata normale: aveva giocato a pickleball, fatto un paio di commissioni con l’assistente e, per concludere, avrebbe dovuto fare un rilassante bagno nella Jacuzzi. A lanciare l’allarme è stato il collaboratore che ha trovato la star annegata. La villa di Los Angeles è stata posta sotto sequestro dalle forze dell’ordine. Sul posto si sono precipitati la madre di Matthew e il patrigno, con quest’ultimo che si è limitato a rilasciare le seguenti dichiarazioni: “Siamo devastati. Matthew è stato un vero dono per tutti noi” – ed aggiungiamo – per milioni di persone che lo hanno seguito ed amato per oltre 20 anni, dopo averlo conosciuto nella popolarissima serie Tv ‘Friends’.
Perry ha sempre ammesso di avere delle dipendenze e di stare provando a migliorare la sua condizione. Una volta ha persino espresso la paura di morire a causa dei suoi problemi, affermando: “Non sono diventato sobrio perché ne avevo voglia. Sono diventato sobrio perché ero preoccupato di morire il giorno dopo“. La sua lotta includeva una subordinazione dal Vicodin, iniziata dopo un incidente su una moto d’acqua nel 1997, che lo portava a consumare fino a 55 pillole al giorno.