Nella vita è sempre difficile lasciare andare le cose belle. Quelle che, nel bene e nel male, hanno segnato tappe importanti di un cammino. E un modello come la Huracàn, per Lamborghini, oltre che una tappa è sata una vera e propria pietra miliare. Ma dopo quasi dieci anni, debuttò infatti nel 2014 al salone di Ginevra prendendo il testimone dalla Gallardo (la prima V10 della storia per Lamborghini), anche lei si avvia al termine della sua vita commerciale.
Il miglior modo per salutarla? Guidarla ancora una volta, naturalmente. E farlo nei luoghi del cuore, quelli dov’è nata ed è stata sviluppata, da S.Agata Bolognese ai saliscendi dell’appennino tosco-emiliano, passando per il Mugello e arrivando fino al lungomare di Forte dei Marmi, le cui estati di lusso l’hanno vista ripetutamente protagonista. Come le cene da Dolce Vita a villa Alpebella, quella che oggi è diventata la residenza privata di Andrea Bocelli. E poi di nuovo su, passando per le cave di marmo e reimmergendosi nelle magie e nei colori di un autunno mite come da tempo non si ricordava, nonostante il cielo uggioso e carico di pioggia.
Seicento chilometri da scolpirsi nella memoria, così come il sound inconfondibile di quel V10 che se ne andrà in pensione dopo aver stupito e appassionato ben 25 mila clienti nell’ultimo decennio. E magari pure qualcuno in più, visto che l’attuale gamma (forte delle varianti Spyder, STO, Tecnica e dell’edizione in serie limitata a 1499 esemplari, tutti già venduti, Sterrato) “tira” ancora. Al punto che per soddisfare richieste e ordini pregressi (nonostante i ripetuti annunci di pensionamento) la produzione continuerà fino alla seconda metà del prossimo anno.
A volte tuttavia la longevità di un’auto, supercar comprese, dipende anche da esigenze di rinnovamento legate a cambi di paradigma sul fronte della tecnologia. Non è un mistero, ad esempio, che quella dell’elettrone si stia facendo strada anche e soprattutto nel comparto dell’extra-lusso e della performance, orientando le scelte dei costruttori. E non fa eccezione Lamborghini, che con la Revuelto ha inaugurato il new deal delle alte prestazioni a batteria e che il prossimo anno presenterà la versione ricaricabile alla spina del suv Urus.
Nondimeno, anche la “nuova Huracàn” (ci piace chiamarla così, anche se non sappiamo ancora il nome dell’erede che debutterà a metà 2024) avrà un powertrain ibrido plug-in, formato probabilmente da un V8 e una o più unità elettriche, e sarà il secondo modello della gamma High Performance Electrified Vehicle dopo la succitata Revuelto. Saprà far innamorare come quella che l’ha preceduta? Se l’amore è una scossa, probabile.