Chiesta da anni dagli operatori del comparto, arriva con la manovra per il 2024 la riduzione da 154 a 70 euro della soglia minima di spesa necessaria ai turisti extra Ue per ottenere lo sgravio dell’Iva sugli acquisti. L’Italia era finora uno dei Paesi con il tetto più alto, considerato che in Germania e Spagna i turisti hanno diritto al rimborso Iva su qualsiasi cifra, in Francia da 100 euro, in Grecia da 50 euro. La misura, si legge all’articolo 19 della legge di bilancio, è finalizzata a “sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e potenziare il rilancio a livello internazionale dell’attrattività turistica italiana”.

La soglia attuale, spiega la relazione tecnica, “riguarda un flusso di turisti internazionali extra UE per una spesa per lo shopping stimata di circa 3,1 miliardi di euro. La quota di tale importo esclusa dal tax free ammonta a circa 350 milioni di euro, generando un flusso di IVA pari a 51,1 milioni di euro”. Innalzando la soglia, lo Stato ci perderà 30,7 milioni di euro di gettito.

Secondo Federturismo Confindustria, che si dice soddisfatta, “la riduzione della soglia contribuirà a creare maggiore attrattività e competitività per il nostro Paese aumentando i flussi turistici extra europei sull’intero territorio nazionale”. Luca Squeri, Capogruppo di Forza Italia nella commissione Attività produttive, commercio e turismo, è convinto che “si consentirà al turismo di generare il maggior indotto possibile, creando anche un’attrattiva maggiore per le piccole realtà del nostro Made In”.

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