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Marvel’s Spider-Man 2: il seguito convince grazie ad una trama ben riuscita ed un comparto tecnico eccellente

Con un Peter Parker diviso tra lavoro e responsabilità, e un Miles Morales che si affaccia al college, Marvel’s Spider-Man 2 inizia esattamente da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti negli episodi precedenti, pronti ad affrontare la nuova minaccia su New York nella figura di Kraven il cacciatore, giunto dal cuore dell’africa per trovare una nuova sfida: catturare e uccidere gli uomini ragno!

Se l’inizio di questa trama vi è sembrata semplice, vi possiamo assicurare che la storia di questo capitolo è una delle componenti più riuscite del titolo di Insomniac Games, che oltre ad introdurre una nuova minaccia quale Kraven, non perde tempo e rilancia aggiungendo un simbionte alieno tanto caro ai lettori del fumetto, con l’ombra di Venom, uno dei più terribili nemici dell’arrampicamuri che si staglia minacciosa già dalle prime battute.

Gameplay e Grafica
Marvel’s Spider Man 2 prende tutto quello che c’era di buono nei due capitoli precedenti e lo espande, migliorandoli, troveremo quindi una New York più grande da visitare con due nuovi distretti, Coney Island e il Queens, regalando scorci davvero unici della città americana, ma allo stesso tempo migliorando lo spostamento su una mappa cosi grande, introducendo alcune nuove meccaniche di spostamento che non vi andiamo a rivelare cosi da evitare qualsiasi tipo di spoiler.

Se molti eventi e luoghi sulla mappa verranno sbloccati grazie alla trama principale e allo scambiarsi tra i due protagonisti, alcune zone di bonus e cameo richiederanno un esplorazione più attenta tra i grattacieli della grande mela. Ritornano anche i crimini sulle strade, con qualche variante interessante rispetto al passato, giusto per evitare la monotonia che però dopo molte ore di gioco subentra, soprattutto quando giunti a metà del gioco ci si renderà conto che potenziamenti e tecniche si sbloccheranno con una certa facilità completando le quest secondarie.

Di potenziamenti e migliorie Marvel’s Spider Man 2 ne ha veramente tante, da quelle in comune ai due eroi a quelle personali, la varietà di approcci possibili nei combattimento è davvero varia e sorprendente, e non potrà che rendere felici tutti gli amanti della saga, anche se forse il titolo spinge il giocatore ad essere più rissoso e spettacolare che silenzioso e Stealth, o almeno è così che ci è parso.

Ritornano anche i tantissimi costumi sbloccabili, che richiederanno parecchie ore di gioco per essere collezionati tutti e che variano dai classicissimi dei fumetti fino ad arrivare a Spiderverse, con movimenti a passo uno e icone dei suoni, proprio come nel film animato di Sony.

Per diversificare le missioni secondarie dai primi titoli Marvel’s Spider Man 2 si gioca la carta dell’unicità creando missioni esclusive per i due protagonisti legate alla loro storia e al loro vissuto, cosa che ha fatto davvero bene al gameplay, eliminando le prove a tempo noiose e ripetitive del primo gioco, queste unite a una storia solida e decisamente meglio scritta dell’ultimo anno di storie di Spider-man trama, rendono l’esperienza di gioco varia e coinvolgente, fino ai titoli di coda, senza mai annoiare e costruendo un castello di indizi su quello che potremmo incontrare in un ipotetico e praticamente certo terzo capitolo.

Il sistema di combattimento è un altro esempio del desiderio di migliorare senza cambiare troppo, aggiungendo al nutritissimo parco mosse e gadget la parata e il contrattacco, entrambi utilissimi per spezzare combinazioni di nemici che in generale si sono fatti molto più aggressivi, con un IA decisamente migliorata che tenderà non solo a colpirvi senza sosta, ma ad accerchiarvi e immobilizzarvi il prima possibile, richiedendo al giocatore di pensare velocemente e di muoversi di conseguenza, in pieno stile Spider-Man; le battaglie con i boss sono una diretta estensione di quanto detto in precedenza, estremamente spettacolari, divertenti e discretamente varie, e che faranno da perfetto collante tra i ritmi della storia davvero molto ispirata.

Graficamente parlando invece ci troviamo davanti a un gioco che sfrutta massicciamente le qualità della console Sony, libera dalle restrizioni cross-gen di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, lo studio ha creato un impianto grafico incredibilmente bello e artistico, che non si risparmia tra luci dinamiche, particellari e nemici su schermo e che non ha problemi ne in modalità Prestazioni, nonostante l’utilizzo massiccio del ray tracing, ne nella granitica modalità a 60 FPS, Marvel’s Spider Man 2 perde un colpo.

Un plauso anche all’utilizzo del DualSense con forse il suo migliore utilizzo ad oggi, con le diverse resistenze delle leve posteriori e tanti tipi di vibrazioni diverse, l’immersività del titolo di Insomniac è totale, e il giocatore non può che ringraziare per le innumerevoli sensazioni trasmesse durante l’avventura.

Musiche e considerazioni finali
Come detto in precedenza il DualSense fa da padrone in questo titolo a partire dallo speaker che oltre a restituire i suoni della ragnatela e dei vari programmi radio e conversazioni tra i personaggi, simulerà perfettamente le sensazioni provate quando entrerà in gioco il simbionte, risultando davvero inquietanti.

Il sound design è assolutamente strepitoso, con un doppiaggio italiano riuscitissimo anche grazie alla voce di Jacopo Calatroni, voce di Peter Parker nei giochi della serie e un ottima scelta dei brani, che sottolineano perfettamente ogni momenti di gioco, grazie anche al dolby atmos pienamente supportato dal gioco.

Marvel’s Spider Man 2 è decisamente un esclusiva su cui Sony ha puntato molto, un vero e proprio Kolossal che forse poteva osare di più ma che sotto tutti i punti di vista non potrà che rendere felici gli appassionati del tessiragnatele almeno fino al nuovo capitolo della saga; tra caricamenti inesistenti, ray tracing e grafica generale, il nuovo gioco di Insomniac è decisamente uno dei punti più alti della softeca della console Sony!