Nel 2000 vinse il Premio Strega con il suo romanzo "N", che tratta dell'esilio di Napoleone Bonaparte all'Isola d'Elba, opera che è stata trasformata in un film diretto da Paolo Virzì nel 2006
È morto oggi all’età di 85 anni Ernesto Ferrero, figura di spicco nell’universo letterario italiano. Ferrero, editore, critico, traduttore e narratore, si è spento dopo una lunga malattia. Figura gentile, discreta, e profondamente colta, ha dedicato la sua vita alla promozione della cultura e della letteratura e la sua scomparsa rappresenta una perdita profonda per il mondo delle lettere.
Nato il 6 maggio 1938 a Torino, Ferrero ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 presso la celebre casa editrice Einaudi, dove ha lavorato per oltre vent’anni. Nel corso del suo percorso letterario, ha ricoperto importanti incarichi editoriale in case editrici di rilievo, tra cui Garzanti e Mondadori. A questi anni risalgono pure le prime pubblicazioni, dedicate soprattutto alla storia della lingua e alla critica: nel 1972 ha dato alle stampe I gerghi della mala dal ‘400 ad oggi e la biografia Carlo Emilio Gadda. Seguiranno quindi Album Calvino (1995) e un’antologia di Primo Levi (1997). Il vero esordio in letteratura è però con il racconto per ragazzi L’ottavo nano (1972) e con Orso bianco (1980).
Tra i suoi libri più recenti figurano anche I migliori anni della nostra vita (2005), La misteriosa vita del papiro Artemidoro (2006), Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari (2011), Storia di Quirina, di una talpa e di un orto di montagna (2014), Amarcord bianconero (2019) e Francesco e il Sultano (2019). Nel 1998, è diventato il direttore del Salone internazionale del libro di Torino, posizione che ha mantenuto fino al 2016. È stato presidente onorario del Centro Internazionale di studi Primo Levi di Torino e nel 2012 l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli ha conferito l’onorificenza di commendatore all’Ordine del merito della Repubblica italiana.
Tra i numerosi traguardi di Ferrero vi è il prestigioso Premio Strega vinto nel 2000 con il suo romanzo “N“, che tratta dell’esilio di Napoleone Bonaparte all’Isola d’Elba, opera che è stata trasformata in un film diretto da Paolo Virzì nel 2006. La sua passione per le vicende napoleoniche ha caratterizzato anche sue opere, come Lezioni napoleoniche (2002), il monologo teatrale Elisa (2002), Il giovane Napoleone (2006), Napoleone e i libri (2015) e Napoleone in venti parole (2021).
Oltre alla sua attività editoriale, Ferrero si è distinto come traduttore, portando opere di autori stranieri come Flaubert, Céline e Perec in lingua italiana e ha inoltre collaborato con diversi quotidiani, tra cui “La Stampa”. La sua carriera è stata caratterizzata da una passione inesauribile per la cultura e la letteratura. Il suo contributo alla letteratura italiana è stato significativ: tra le sue opere più celebri si annoverano “N”, “L’anno dell’Indiano”, “Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari” e “Francesco e il Sultano“. La sua leggera ironia e la sua eleganza letteraria rimarranno impresse nelle pagine dei suoi libri e nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di leggere le sue opere.