La polizia ha aperto il fuoco contro una donna alla stazione Bibliothèque François-Mitterrand di Parigi. Secondo informazioni di Bfmtv, nella mattina di martedì 31 ottobre la donna, che indossava un abaya, il velo che lascia scoperto solo il viso, si è presentata in stazione e ha cominciato a gridare “Allah akbar” (‘Dio è il più grande), minacciando di farsi esplodere. “La polizia ha sparato perché temeva per la sua sicurezza” ha spiegato la tv all news francese. Fonti citate dalla France Presse riportano che la donna era già stata profilata per radicalizzazione e anche il portavoce del governo francese, Oliver Véran, ha confermato che in passato la donna aveva “proferito minacce contro dei militari dell’operazione antiterrorismo Sentinelle”, aggiungendo di sospettare possibili “disturbi alla salute psichica” della donna.
La donna è stata ferita all’addome e portata in ospedale: è in prognosi riservata e sarebbe in pericolo di vita. Secondo Bfmtv, la donna era stata segnalata da diverse persone presenti all’interno della stazione parigina. Come precisato da Le Figaro, la donna minacciava di “far saltare tutto in aria” e gli agenti “sono stati costretti a usare le armi” per colpirla dopo che si è rifiutata di alzare le mani. La donna è stata quindi isolata all’interno della stazione, già opportunamente evacuata e chiusa al pubblico, intorno alle 8.30 della mattina di martedì 31 ottobre. . Intervenuti sul posto, gli agenti di polizia le hanno Secondo le testimonianze fornite alla polizia, proferiva minacce. È stata quindi isolata all’interno della stazione evacuata e chiusa al pubblico intorno alle 8:30.
Il portavoce del sindacato della polizia, Axel Ronde, ha dichiarato alla tv francese che “gli agenti hanno preso la decisione giusta” perché “la persona era estremamente determinata ad agire e, data la determinazione, i miei colleghi non avevano altra scelta per evitare di essere colpiti da un’esplosione che neutralizzarla sparandole con un’arma da fuoco”. La procura di Parigi ha annunciato di aver aperto due inchieste, una per “apologia, minacce di morte e atto di intimidazione contro le autorità pubbliche” e la seconda per “violenza volontaria“. Al momento le unità cinofile e degli artificieri sono sul campo per verificare la presenza di eventuali ordigni.