È stato rilasciato per la seconda volta Fraser Bohm, l’autista della BMW accusato di omicidio colposo grave per aver travolto e ucciso quattro studentesse universitarie della Pepperdine University. L’incidente, avvenuto il 17 ottobre, sulla celebre Pacific Coast Highway, in un tratto particolarmente insidioso. Verso le 20:30, la BMW guidata da Bohm ha perso il controllo, investendo un gruppo di veicoli parcheggiati e, purtroppo, le quattro studentesse. Le vittime sono state identificate come Niamh Rolston, Peyton Stewart, Asha Weir e Deslyn Williams.
L’accaduto ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla gestione legale del caso: dopo il primo arresto per omicidio colposo stradale con “grave negligenza”, è stato rilasciato per mancanza di prove a suo carico. Successivamente, è stato nuovamente arrestato dal procuratore distrettuale della contea di Los Angeles, George Gascón, che lo ha accusato di aver agito deliberatamente “con consapevole disprezzo per la vita umana”. Non solo: all’inizio, la cauzione di Bohm era stata fissata a 8 milioni di dollari, ma il giudice Eric Harmon l’ha ridotta a 4 milioni di dollari. Il giovane di 22 anni, che si è dichiarato non colpevole, è stato rilasciato lo scorso venerdì, secondo quanto riferito dalla CBS: l’avvocato difensore di Bohm, Michael Kraut, aveva chiesto al giudice una drastica riduzione a soli 400.000 dollari, sostenendo che il suo cliente era vittima di un raptus per “rabbia da strada”.
Secondo il legale difensore, la velocità al momento dell’incidente sarebbe stata di 70 miglia all’ora, un dato ben inferiore rispetto alle affermazioni dell’accusa, che parlava di 104 miglia all’ora. Nel corso dell’udienza, l’avvocato di Bohm ha dichiarato che il suo cliente stava solo acquistando tacos per un amico e che non vi erano segni di sostanze stupefacenti o alcol nel suo sistema al momento dell’incidente. Bohm, se condannato per l’accusa di omicidio, potrebbe dover scontare diverse condanne all’ergastolo.