Tremate, le streghe son tornate. Solo che ora praticano rituali via Zoom, leggono il futuro in chat e vendono online incantesimi e pozioni d’amore. Parliamo del WitchTok, fenomeno di riappropriazione del mito della strega (ma in salsa ultrapop) da parte di donne giovani e giovanissime. Il nome è una crasi tra le parole ‘strega’ e TikTok, piattaforma dove il fenomeno è nato, allargandosi poi a macchia d’olio. Le streghe 3.0 si definiscono ‘sacerdotesse’, custodi della spiritualità, o più semplicemente ‘witchcraft coach’. Attraverso candele, salvia bruciata, simboli e cristalli non promettono l’eterna giovinezza, ma qualcosa di molto più allettante: indipendenza economica, una promozione, un modo per dimenticare il proprio ex o per proteggere i propri animali domestici.
Cos’è il WitchTok
Il fenomeno, in realtà, non è nuovo: si è iniziato a parlare del WitchTok già nel 2020 quando, complice l’isolamento forzato e la paura della pandemia, sono esplosi una serie di content creator specializzati in spiritualità e scienze occulte. Un po’ come successe per il BookTok, la piattaforma cinese ha collegato migliaia di persone in giro per il mondo con una passione in comune. Solo che stavolta non si tratta di libri, ma di presagi astrali, poteri delle erbe e rituali mistici. Mystic Primerose, 665mila follower, insegna incantesimi facili facili da fare a casa con candele colorate, agrumi, cannella e pietre. Mancano giusto le forbici dalla punta arrotondata, ma basta un bigliettino su cui scrivere ciò che si desidera, da una casa nuova alla felicità. O, più, pragmaticamente, mille dollari. Molti dei suoi video, significativamente, parlano di lavori tossici, indipendenza economica e animali domestici: millennial all’ascolto, parla con voi. Celeste Larsen, oltre seicentomila follower, insegna come “pulire casa dalle energie negative” con sale e rametti intrecciati.
In questo, periodo, ovviamente, impazzano i contenuti su come sfruttare l’influsso dell’eclissi di luna e della vigilia di Ognissanti. Attenzione: il 31 ottobre le streghe di TikTok non festeggiano Halloween ma Samhain, un’antica festività celtica. Il trend – che è più figlio della New Age che dell’esoterismo – vuole rovesciare lo stereotipo secolare della strega demoniaca dal naso adunco in un archetipo di divinità femminile forte e indipendente, fine conoscitrice dei segreti della natura. E così gli elementi della stregoneria tradizionale – come cristalli, incantesimi e rune – diventano uno strumento di mindfulness, cioè di consapevolezza di sé, un talismano (vero o simbolico) per navigare in tempi incerti e realizzare i cambiamenti che vogliamo nella nostra vita.
La magia ha un prezzo
Pur celebrando la connessione con la natura, queste streghe contemporanee padroneggiano benissimo il linguaggio dei social media. Non si riuniscono nei boschi, ma su Instagram e TikTok, dove raggiungono centinaia di migliaia di follower. Tutto ciò che è visibile è anche facilmente monetizzabile: come nelle migliori fiabe, infatti, anche su TikTok la magia ha un prezzo. Ozalee ‘Sorcière Mystique’ con un account in francese da 80mila follower, vende sul suo sito candele colorate e olii magici (oltre ai più tradizionali olii per capelli). Non poteva mancare una pozione d’amore che, per soli 24 euro, promette di “riaccendere la fiamma nella coppia o attrarre cuori solitari”. Organizza anche workshop via Zoom per imparare “le basi della magia (…) e creare rituali come una vera strega”. Costo: 42 euro. Gabriella Gaia offre letture del futuro in chat tramite la foto della mano. Gratis, ma una donazione su PayPal non guasta, dice.
Pythian Priestess, al secolo Ashley Ryan, ha usato la sua popolarità sui social per aprire una vera e propria “Pythian Mystery School” dove organizza corsi e seminari. “All’inizio ero molto riservata sui miei studi di occultismo – racconta a FQMagazine – Ma quando mi sono iscritta a TikTok, nel 2019, ho iniziato a condividere la mia conoscenza e ho guadagnato centinaia di migliaia di follower in pochi mesi”. Il suo lavoro, in realtà, è un altro: autrice e produttrice a Hollywood. Complice la pandemia e il lungo sciopero dei sindacati, però, il brand ‘Pythian Priestess’ è diventato la sua occupazione principale. Lei non si definisce una strega, ma una “sacerdotessa iniziata al culto della Dea Iside in un Ordine Ermetico a Los Angeles”. Le sue prozie, racconta, erano suore benedettine, ma solo mentre studiava all’Università Ashley Ryan si è imbattuta nella figura della Pizia, profetessa di Delfi, e ha capito che anche le donne potevano essere sacerdotesse.
Come (e perché) si diventa streghe?
Se per diventare sacerdotessa serve studio e dedizione, chiunque, secondo lei, può essere una strega “indipendentemente dall’età, dal sesso o dall’etnia. Si tratta di imparare a controllare l’energia e a dirigere la propria volontà”. La magia si può insegnare? Sicuramente si può studiare: la Exeter University è la prima università inglese a offrire un master post laurea sull’occulto. Una decisione motivata, spiegano, dal crescente interesse sull’argomento fuori e dentro le aule.
Dal mito della Morgana alla Sabrina di Netflix, è chiaro quindi che la figura della strega stia vivendo un vero revival. “La stregoneria ha guadagnato terreno tra la Generazione Z e i Millennial perché offre conforto in risposta al sentimento pervasivo di nichilismo della società post-moderna”, spiega Ashley Ryan. Fa presa anche – anzi soprattutto – su chi è della filosofia non è vero, ma ci credo. Un po’ come l’oroscopo, la lettura dei tarocchi o la mania dei cristalli.
Il sentimento di conforto, secondo lei, passa dalla crescita spirituale e dal senso di empowerment, soprattutto femminile. In questo senso, il WitchTok si inserisce perfettamente nel dibattito sul femminismo di nuova generazione, ma anche nella crisi di fede nel progresso tecnologico e nella spinta di ritorno alla natura. Il movimento si basa sul senso di comunità: promette di accogliere chi cerca consigli, guida e risposte al caos del mondo che finora erano state fornite dalla religione, dalla politica, dai sistemi di valori tradizionali. La sensazione è che – allentati i legami con parrocchie, partiti, circoli e comunità di vicinato – si cerchi una nuova forma di spiritualità laddove è più facile trovarla: nel palmo della mano, scrollando i social. Piccoli rituali per affrontare le piccole e le grandi paure del futuro: incantesimi per trovare un nuovo lavoro o l’appartamento dei sogni, un mantra da recitare per sentirsi più sicuri, più motivati, più determinati. Senza più un santo a cui votarsi per ottenere il mutuo, che male può fare recitare un incantesimo accendendo una candela?
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