Donna inglese di 66 anni uccisa a Casoli (Chieti), irreperibile il compagno. Indagini dei carabinieri

Femminicidio in Abruzzo, l’ennesimo in Italia che ha registrato la centesima vittima il 25 ottobre scorso. La donna, uccisa nella sua casa, è stata trovata in una pozza di sangue dall’amica che non la sentiva da alcuni giorni. Preoccupata è andata a Casoli, nel Chietino, a casa degli amici. Intorno alle 10.30 è arrivata sul posto. Ha bussato ma non le ha risposto nessuno. A quel punto è entrata, dato che le chiavi erano inserite nella serratura. Pochi minuti dopo è poi corsa via urlando, tra le case della frazione, che bisognava allertare il 112. “Non risponde”, gridava in inglese, “aiutatemi, aiutatemi, chiamate i carabinieri”.

Michele Faires Dawn, aveva 66 anni ed era inglese. Convivevain un casolare di contrada Verratti, al civico 70, distante 10 chilometri dal paese, con Michael Dennis Whitbread, 74 anni, anche lui cittadino inglese, che è sparito. Le indagini sono in corso così come le ricerche dell’uomo. Le forze dell’ordine avrebbero esteso le ricerche anche fuori regione, anche perché l’ipotesi è che l’assassinio sia avvenuto alcuni giorni fa, forse quattro o cinque.

Il 74enne inglese è originario di Torquay, frazione costiera di Torbay, municipalità del Regno Unito, nella contea inglese del Devon. L’uomo avrebbe preso l’auto di famiglia, una Jeep bianca e sarebbe scomparso da diverso tempo. La vittima era separata e conviveva con il 74enne, anch’egli separato. I vicini raccontano che la coppia era piuttosto riservata e con i cani i due uscivano per delle lunghe passeggiate tra il verde che circonda il casolare in cui abitano da circa 3 anni e distante 10 chilometri da Casoli. Sul posto il medico legale Pietro Falco per una prima ricognizione cadaverica e la procuratrice di Lanciano (Chieti) Mirvana Di Serio. Per i rilievi scientifici sono intervenuti i carabinieri della sezione scientifica della provincia di Chieti.

Nella vicina Palombaro, circa mille abitanti, vivono un centinaio di inglesi, una comunità costituita da famiglie che alcuni anni fa hanno deciso di trasferirsi in questa zona dell’Abruzzo dove hanno acquistato e ristrutturato casolari abbandonati.