Dopo un lungo ricovero all’ospedale Le Scotte di Siena, è morto a 91 anni l’ex ministro Luigi Berlinguer. Nato a Sassari nel 1932 e cugino dello storico leader del Pci, Enrico Berlinguer, è stato deputato e senatore e ha fatto parte del governo Ciampi nel 1993 guidando il dicastero dell’Università e della ricerca scientifica. Messaggi di cordoglio dal mondo politico e dai vertici del Pd, con la segretaria Elly Schlein che ha espresso “a nome di tutta la comunità democratica il più profondo cordoglio per la scomparsa di Luigi Berlinguer. Ci lascia una personalità appassionata e impegnata, ma soprattutto Luigi Berlinguer lascia a noi l’eredità di avere a cuore, e difendere, il patrimonio inestimabile della nostra cultura politica. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le nostre condoglianze”. La camera ardente sarà allestita nella sala del rettorato dell’università di Siena, l’amato ateneo di cui fu rettore dal 1985 al 1993.

Dal 1996 al 2000, Berlinguer è stato ministro della Pubblica istruzione, prima con Romano Prodi e poi con Massimo D’Alema. L’ultima elezione risale al 2009, quando entrò nel Parlamento europeo con il Pd. Iscritto alla Federazione Giovanile Comunista Italiana sarda, ne diventerà segretario provinciale di Sassari e regionale. Nel 1952 diventò membro della direzione nazionale. La sua carriera politica nel Partito Comunista parte dal basso. Prima consigliere comunale di Sennori (un piccolo centro della provincia di Sassari) dal 1956 al 1960 e sindaco dello stesso Comune dal 1960 al 1964. Poi consigliere provinciale dal 1956, è stato deputato del Pci per la Sardegna nella quarta legislatura 1963-1968, membro della Commissione Affari costituzionali della Camera, impegnato in modo particolare sui temi della riforma della scuola e dell’università.

Nel 1993, lasciando il rettorato di Siena, accetta la designazione a ministro dell’Università e della ricerca scientifica offertagli dal Presidente del Consiglio dei ministri Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1994 si candida alla Camera come capolista progressista nella circoscrizione della Toscana e viene eletto. Ricandidatosi nel 1996, vince nel collegio di Firenze 1. Nel 2001 è eletto al Senato nel collegio di Pisa, chiamato a far parte della VII Commissione permanente Istruzione pubblica e ricerca e della Giunta per gli affari delle comunità europee. Dal 1996 al 1998 assume nel primo governo Prodi la guida del ministero della Pubblica Istruzione e, ad interim, di quello dell’Università e della ricerca scientifica e tecnologica, per proseguire nei successivi governi sino al 2000 come ministro della Pubblica istruzione. Dal 2007 è Presidente della Commissione di Garanzia del Partito Democratico. Nell’aprile del 2009, all’età di 77 anni, accetta la candidatura al Parlamento europeo per il Pd come capolista per la circoscrizione Nord Est.

Anche l’ex segretario Dem, Enrico Letta, ha voluto ricordare la figura politica di Berlinguer: “Apprendo con profonda tristezza la notizia della scomparsa di Luigi Berlinguer. Una vita per il miglioramento della ricerca e dell’insegnamento nel nostro Paese. Lascia riforme importanti, valori profondi e idee lungimiranti. È stato un vero privilegio lavorare con lui“, ha scritto su X. E un messaggio di cordoglio arriva anche da chi, oggi, siede nello stesso ministero che fu suo, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Apprendo ora con grande dolore della scomparsa di Luigi Berlinguer. È stato un ministro appassionato di scuola, sempre aperto al dialogo, ha lasciato una traccia importante. Ai suoi cari le mie più sentite condoglianze”.

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