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Incendio e svastiche nella sezione ebraica del cimitero centrale di Vienna. Il cancelliere Nehammer: “Non c’è posto per l’antisemitismo”

Dopo le stelle di Davide sulle case di ebrei a Parigi, un altro atto di antisemitismo deve essere registrato in Europa. Durante la notte è stato appiccato un incendio nella sezione ebraica del cimitero centrale di Vienna e sono state dipinte con spray delle svastiche sui muri esterni come denuncia il presidente della Comunità ebraica di Vienna, Oskar Deutsch, in un post su X, aggiungendo che l’incendio ha bruciato l’atrio di una sala per cerimonie ma non ha causato feriti e che vigili del fuoco e polizia stanno indagando.

Il portavoce dei vigili del fuoco, Gerald Schimpf, ha dichiarato all’agenzia di stampa Apa che l’ipotesi sia che l’incendio sia scoppiato durante la notte e che, quando i vigili del fuoco sono stati allertati poco dopo le 8 del mattino, si era in gran parte già spento da sé. Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha condannato “nei termini più forti l’attacco al cimitero ebraico”. “Non c’è posto per l’antisemitismo nella nostra società e verrà combattuto con tutti i mezzi politici e costituzionali. Spero che i responsabili vengano individuati rapidamente”, ha scritto Nehammer su X, rilanciando il post di Deutsch.

Ieri il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, ha annunciato che 425 persone sono state fermate negli ultimi giorni per atti antisemiti. “La Repubblica proteggerà (gli ebrei di Francia,ndr) e manterrà il pugno molto duro” contro ogni forma di antisemitismo, ha avvertito il ministro. Anche la Commissione europea era intervenuta ribadendo che” si oppone fermamente a tutti gli atti di antisemitismo, sono incompatibili con i valori dell’Ue e i principi fondamentali su cui l’Ue è fondata”. Il portavoce ha ricordato le dichiarazioni fatte dalla presidente Ursula von der Leyen nei giorni scorsi. “È nostra responsabilità comune garantire che il nostro passato più oscuro non ritorni e dobbiamo proteggere la vita delle comunità ebraiche in Europa”, ha spiegato, sottolineando che Bruxelles “è in stretto contatto con gli Stati membri e le comunità ebraiche di tutta Europa, in particolare per quanto riguarda problemi e incidenti legati alla sicurezza”. L’Ue, ha aggiunto il portavoce, lavora con i governi “per garantire questa sicurezza, anche attraverso finanziamenti” comuni “per la protezione degli spazi pubblici e dei luoghi di culto”.

Anche negli Usa l’attenzione è alta. L’aumento dell’antisemitismo osservato dall’attacco di Hamas rientra in un trend di “aumento che già esisteva negli Stati Uniti e nel mondo” ha detto il segretario alla sicurezza interna Alejandro Mayorkas. “I terroristi di Hamas hanno eseguito un attacco verso migliaia di uomini, donne e bambini innocenti in Israele dal 7 ottobre. Da allora abbiamo risposto a un aumento delle minacce contro le comunità e le istituzioni ebre, musulmane e arabe americane”.