Con le accuse di violenza privata aggravata e interruzione di pubblico servizio, tre attivisti di Ultima generazione andranno a processo per direttissima il 3 novembre alle 10 a Bologna. I tre hanno bloccato la tangenziale della città emiliana nella mattina del 2 novembre insieme ad altre otto persone, denunciate a vario titolo per interruzione di pubblico servizio, violenza privata, manifestazione non autorizzata, attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento in concorso e istigazione a delinquere.
“È gravissimo che il governo risponda così alle richieste disperate della cittadinanza ed è gravissimo che la Procura segua gli ordini. Stiamo assistendo a una criminalizzazione del dissenso politico – scrivono gli attivisti di Ultima generazione, che in concomitanza con l’udienza si riuniranno davanti al palazzo di giustizia per un sit-in di protesta -. Oggi succede a loro, domani succederà a qualcun* che conosci, o a te. Se non verremo numerose e numerosi domani, sapranno che possono farlo e farlo sempre peggio nel silenzio generale. Vi chiediamo di venire domani mattina davanti al Tribunale di Bologna alle 9:30 e di diffondere questo messaggio a tutte le persone e le realtà e di diffonderlo nei vostri social”.