Elmetto in testa e giubbotto antiproiettile. È l’immagine del video girato da alcuni medici a Napoli, su iniziativa del sindacato Anaao Assomed, per denunciare quanto sia pericoloso svolgere la professione in alcuni territori, in alcuni ospedali di ‘frontiera’ e in alcuni reparti, come i pronto soccorso. L’ultima aggressione in ordine di tempo di cui si è avuta conoscenza è quella ai danni di una geriatra, nel Napoletano, colpita dalla figlia di una paziente. Bruno Zuccarelli, segretario regionale del sindacato dei medici dirigenti parla di una situazione ormai ben oltre il limite.
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