Scoraggiare il consumo del cibo spazzatura per promuovere un’alimentazione sana. Questo è l’obiettivo della tassa salutare in Colombia promossa dal presidente progressista Gustavo Petro che fa parte della riforma fiscale approvata nel 2022. A partire da novembre, l’imposta sarà applicata ad alcuni prodotti come cioccolatini, salsicce, mortadella e alcuni insaccati ad eccezione del tradizionale salchichòn. Ad essere colpiti saranno anche prodotti da forno, gelati, marmellate e ovviamente le bevande zuccherate. I cibi interessati subiranno un aumento del 10% fino alla fine dell’anno, con una crescita del 15% nel 2024 e del 20% nel 2025.

Anche nel nostro Paese si è pensato di introdurre un’iniziativa simile. La sugar tax – l’imposta sul consumo di bevande analcoliche edulcorate – è attualmente al suo sesto rinvio ed è stata introdotta dal governo Conte nel 2020 insieme alla plastic tax, ossia la tassa sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impiego. Nello specifico, la sugar tax colpisce il consumo di bevande zuccherate nella misura di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti e 0,25 euro per kg nel caso di quelli predisposti ad essere utilizzati. Le due imposte – con un gettito intorno ai 650 milioni – non sono mai entrate in vigore, tanto che con la manovra del 2024 è spuntata l’ipotesi di una loro totale abolizione.

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