Le assicurazioni che si rifiuteranno di accendere la polizza per eventi calamitosi che la legge di Bilancio rende obbligatoria per tutte le aziende saranno sanzionate con multe da 200mila a 1 milione di euro. “Il rifiuto o l’elusione dell’obbligo a contrarre delle imprese di assicurazione è punito, si legge nella relazione che specifica la norma, con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 200.000 a euro 1.000.000″. Il governo prevede quindi un bastoncino in una norma dotata soprattutto di un carotone. La Sace (società del ministero dell’Economia) si farà infatti carico di pagare la metà di eventuali risarcimenti per i prossimi tre anni, con un tetto di esborso di 5 miliardi di euro l’anno.

Naturalmente in questo modo il rischio per le assicurazioni private viene abbattuto mentre i guadagni che solitamente la sottoscrizione di polizze comporta rimangono tutti. La norma in questione prevede l’obbligo per le aziende iscritte al registro delle imprese di assicurare terreni, fabbricati e macchinari dagli eventi calamitosi come terremoti, terremoti, eruzioni vulcaniche, alluvioni ed esondazioni. La ratio della norma, si spiega nella relazione illustrativa, è legata al fatto che “i rischi di eventi catastrofali rappresentano uno dei fattori che sta assumendo progressivamente sempre più rilevanza ai fini delle analisi e delle stime sulle prospettive di crescita e sostenibilità della spesa pubblica“.

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