Niente più assegno mensile per le giovani donne che erano ospiti delle “cene eleganti” di Arcore e niente più appartamento. Con la morte di Silvio Berlusconi, che riteneva quei soldi e le case una sorta di risarcimento per i danni alla reputazione delle donne, la famiglia ha deciso di interrompere i versamenti e non rinnovare il comodato d’uso degli appartamenti. La notizia è stata anticipata ieri sera dal Tg La7.
Gli assegni per il “danno di immagine” – Durante una delle udienze del primo processo Ruby, nel quale fu assolto come poi è avvenuto anche nel Ruby ter (a causa dell’inutilizzabilità delle dichiarazioni delle testimoni, ndr), l’ex premier disse che a ciascuna delle ragazze che erano state ospiti di Villa San Martino aveva assegnato 2.500 euro al mese come aiuto per i danni di immagine e lavorativi legati a indagini e processi. Per la procura di Milano, invece, quelle regalie erano il prezzo per far tacere le ragazze sulle serate e su quello che avveniva. Le giovani donne in passato furono soprannominate “Olgettine”, perché alcune di loro (erano in 14 fino al 2011) furono ospitate in un residence in via Olgettina a Milano, a due passi dall’ospedale San Raffaele.
Il contratto scaduto – Le donne, come ha riportato il tg diretto da Enrico Mentana, hanno ricevuto una raccomandata con cui si comunica che il contratto di comodato “si è estinto” con “la morte dello stesso dott. Berlusconi” e in conseguenza di questo si richiede la restituzione dell’immobile. A spedirla una società immobiliare della Brianza che ha chiesto a Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, come riporta l’Ansa, loro di lasciare entro la fine dell’anno due ville gemelle di Bernareggio in cui vivono. Il contratto di locazione “ad uso transitorio” aveva scadenza 31 dicembre 2023, e con la morte del leader di Forza Italia si è estinto quindi, è la richiesta contenuta nella raccomandata, deve essere lasciato libero entro tale data. Una altra società immobiliare ha invece inviato lo sfratto anche ad altre ospiti che vivono in appartamenti. Barbara Guerra dichiara di non aver ricevuto più soldi dal 2013 e che la casa era un dono di Silvio Berlusconi a cui era legata da affetto. Marysthell Polanco, invece fa sapere di non aver ricevuto comunicazioni.