Tre giorni fa la quarta sezione del Tar Campania ha accolto la richiesta di sospensione cautelare e di rimessione alla Corte costituzionale presentata dal governatore Vincenzo De Luca contro il decreto sul dimensionamento, oggi, invece, il tribunale amministrativo regionale del Lazio, ha rigettato l’istanza cautelare presentata dalla Regione Puglia per lo stesso motivo.
In poche ore due decisioni diverse che creano non poca confusione. A cantar vittoria è, invece, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che nel pomeriggio ha diffuso un comunicato stampa: “Nelle motivazioni della decisione viene chiarito che nei contenziosi portati avanti dalle regioni non c’è alcun danno grave e irreparabile che giustifichi una misura cautelare. Avanti, dunque, nell’attuazione della misura, richiestaci dall’Europa, che non prevede la chiusura di plessi ma solo l’ammodernamento del nostro assetto organizzativo, attraverso l’eliminazione progressiva delle reggenze. Grazie a questa riorganizzazione avremo scuole più efficienti e risparmi per 88 milioni di euro; risorse che potranno essere reinvestite per il personale scolastico e non solo”.

Una guerra tra Regioni e governo che va avanti da tempo. I Governatori di Campania, Puglia, Toscana ed Emilia Romagna nei mesi scorsi avevano esplicitamente protestato sul taglio previsto dalla norma sul dimensionamento. Il provvedimento a firma Valditara prevede l’addio alle istituzioni con meno di 900 alunni, salvo che in casi particolari. In Puglia, in modo particolare, gli istituti passerebbero da 627 a 569, con la conseguente riduzione di 58 autonomie. In Campania si scenderebbe da 965 a 839. La ratio del ministero è una: limitare il fenomeno delle reggenze dei dirigenti scolastici; razionalizzare i relativi concorsi; risparmiare. Una “filosofia” che non piace alle Regioni e alle organizzazioni sindacali che ritengono l’accorpamento degli istituti rischioso perché avrà – a detta loro – inevitabilmente tagli del personale, in primis dei collaboratori scolastici.

Nei giorni scorsi il Tar della Campania ha dato ragione al Governatore Vincenzo De Luca tanto che Valditara ha annunciato di ricorrere al Consiglio di Stato. Oggi la novità del Tar del Lazio che si
schiera dalla parte dell’inquilino di viale Trastevere. Ma dalla Puglia arriva la precisazione dell’assessore all’Istruzione regionale, Sebastiano Leo: “Oggi c’è stato oggi il solo pronunciamento
anticipatorio della istanza di sospensiva. La valutazione sulla richiesta cautelare si terrà il 21 novembre prossimo nell’udienza della camera di consiglio alla quale fa riferimento il ministro
con una presunzione di esito negativo sulla cautelare. Ha voluto forse il ministro che ne ha già anticipato la valutazione cautelare, scambiandola con quella anticipatoria, anticipare anche il
“merito” del ricorso?

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