Come un novello Frank Abagnale Jr., il protagonista di Catch Me If You Can, un uomo residente a Salerno si è finto insegnante in una scuola elementare per diversi mesi, salvo farsi scoprire a causa di alcuni errori grossolani. Errori grammaticali e linguistici, nello specifico. “Gli errori ortografici banali e la difficoltà anche a livello di comunicazione orale mi avevano insospettito”, ha spiegato la preside della scuola a Cremona Barbara Azzali che ha subito allertato la Polizia. A smascherare l’impostore le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pubblico ministero Alessio Dinoi, che hanno dimostrato la falsità del diploma consegnato alla scuola.
L’indagine della Squadra Mobile è iniziata da una segnalazione del gennaio 2023, che metteva in dubbio l’autenticità del diploma presentato in sede di domanda per l’accesso alla Graduatoria provinciale territoriale di Cremona, nel quale il finto docente dichiarava di essere in possesso del diploma magistrale, in realtà mai ottenuto. Gli approfondimenti, effettuati direttamente presso un Istituto scolastico di Castellamare di Stabia (Napoli), hanno dimostrato la falsità del titolo: l’uomo, infatti, non aveva mai nemmeno mai frequentato quell’istituto. Le verifiche effettuate hanno inoltre dimostrato che il diploma conteneva un numero di protocollo incompatibile con il progressivo dei diplomi della scuola che sosteneva di aver frequentato, togliendo ogni ragionevole dubbio sulla autenticità del documento.
Il 7 giugno, con delega della Procura della Repubblica di Cremona, la Squadra Mobile di Salerno, in stretto contatto con i colleghi di Cremona, ha inoltre effettuato una perquisizione domiciliare nei confronti dell’indagato, che è incensurato, ritrovando e sequestrando il diploma contraffatto. Risale tuttavia solo al 2 novembre la formalizzazione delle indagini: il caso è stato affidato all’autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare il guadagno economico illegittimamente ottenuto dall’uomo, che ammonta probabilmente a circa 10.000 euro. E non si tratta in effetti del primo tentativo di truffa del “falso maestro”: dagli accertamenti è risultato infatti che, sempre a Cremona, in passato il 50enne aveva cercato, invano, di entrare in un altro istituto, l’istituto superiore Luigi Einaudi. questa volta come collaboratore scolastico.
Questa è però la prima (e ultima) volta in cui il suo piano ha funzionato, seppur per soli 5 mesi. Tuttavia in Italia casi simili sono accaduti in passato, e anche per periodi ben più lunghi: risale a tre anni fa, ad esempio, il caso della donna priva di abilitazione che era riuscita ad insegnare per anni in una scuola d’infanzia della Liguria. Nel 2002 aveva autocertificato di essere in possesso dell’abilitazione e per ben otto anni aveva ottenuto incarichi annuali. Alla fine, tuttavia, era stata accusata (e poi condannata) per truffa allo Stato. Stessa accusa per il “falso maestro” di Cremona che è ora indagato per esercizio abusivo della professione, falsità materiale commessa da privato e truffa ai danni dello Stato.