Un incontro degno delle più incredibili storie d’amore hollywoodiane quello tra Matthew Perry e Briana Brancato. Come scritto nell’autobiografia dell’attore – Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing – che ha incontrato la sua ‘salvatrice’ in una struttura di riabilitazione dove lei lavorava in quel periodo. Ha subito notato nella ragazza il modo ‘magnifico’ in cui trattava gli ospiti, decidendo quindi di portarla con sé, rendendola la propria assistente personale. Perry spiega che fin dal principio tra i due era scattata una scintilla amorosa, prettamente ‘platonica‘, che non avrebbe quindi avuto riscontri sessuali. Si trattava di un profondo rapporto di amicizia, fondato unicamente su una solida intesa mentale, che ha fatto sì potessero prendersi cura e supportarsi l’un l’altro. Nel libro la 34enne viene descritta dall’attore con lo pseudonimo di “Erin” ed è stata la persona che gli ha letteralmente “salvato la vita”, rimanendogli accanto ogni notte per cinque mesi, mentre si riprendeva da un’operazione al colon.
Sarebbe stata proprio la ragazza a contattare i servizi di emergenza sanitaria per riferire di aver trovato il corpo del protagonista di “Friends” nella vasca idromassaggio della sua casa. Matthew, nonostante le insistenti voci che lo vedevano coinvolto in una relazione romantica con Brancato – che avrebbe provocato la sua rottura con la sua fidanzata Molly Hurwitz – ha seccamente smentito, sottolineando come la ragazza era solamente una delle sue compagne più care ma che non fossero mai stati implicati in legami sessuali di nessuna natura. L’assistente è stata anche uno stimolo per affrontare il problema delle dipendenze, infatti, come scritto dallo stesso Perry, hanno entrambi lottato per combattere il vizio del fumo: “Si vede che ha voglia di una sigaretta, ma non si piega”, ha detto l’attore a proposito dell’amica.
Sulla scia della morte del 54enne, Briana ha scritto sui social media: “Gli ho espresso la mia più profonda gratitudine in numerose occasioni, non solo per avermi guidato in una carriera che adoro, ma anche per avermi permesso di prenditi cura di lui per 7 anni. mi ha portato in un viaggio straordinario. Il mio cuore è pesante, ma celebrare i miei ricordi è il modo più profondo per onorare la sua eredità. Spero che lassù, nell’aldilà, Mattman ci mandi dei segnali. Ne abbiamo davvero bisogno. Sarai per sempre nel mio cuore. Ti amo Matty“.