È morta a 89 anni Marina Cicogna Mozzoni. Accanto a lei negli ultimi istanti, la sua compagna Benedetta. Se n’è andata nella sua di Roma ma, scrive il Corriere, nel letto della sua mamma Annamaria che aveva fatto arrivare dalla dimora veneziana. Figlia del conte Cesare Cicogna Mozzoni e della contessa Annamaria Volpi di Misurata, fu suo zio il conte Giuseppe Volpi di Misurata ad inventare la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1932. E lei, la contessa Marina Cicogna, è nata nel cinema e del cinema è stata icona. La sua vita è stata raccontata nel documentario Marina Cicogna – La vita e tutto il resto di Andrea Bettinetti, presentato alla Festa di Roma nel 2021. Un’opera che ricostruisce l’universo professionale ed umano di un’icona produttiva, culturale e politica dei formidabili anni sessanta/settanta. Prima donna produttrice in un mondo di uomini, un Oscar (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto), un Grand Prix a Cannes (idem), un Leone d’Oro a Venezia (Bella di giorno) con quella Euro International Film che per un quindicennio sfornerà i migliori Petri, C’era una volta il west e Giù la testa di Leone, gli Avati ancora folli e bizzarri degli inizi. Cicogna ha amato sia gli uomini che le donne: un flirt con Alain Delon e una lunga storia d’amore con Florinda Bolkan: “Florinda, la conobbi a Parigi a casa di Elsa Martinelli e Willy Rizzo. Lei era appena tornata da una vacanza a casa Kennedy. La trovavo molto speciale, solare, libera, disinibita, fisico asciutto, sorriso infantile, aspetto un po’ androgino. Era stata executive hostess della compagnia aerea Varig, accompagnava i passeggeri più famosi. Ci siamo conosciute poco a poco. Alle sue scappatelle davo poco peso, ma si rifiutava di accettare la mia con Benedetta, che dovette nascondersi in un armadio, tra i miei vestiti. Ci vivo da quasi 40 anni”, ha raccontato al Corriere nel 2020.
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