Arrivano parole di dialogo, distensione e riflessione dai partecipanti alla Marcia per la memoria della deportazione degli ebrei di Genova che ogni anno organizza la comunità ebraica insieme a Sant’Egidio. Dalla preghiera in Sinagoga “per la pace e la salvezza degli ostaggi, per le persone innocenti che soffrono a Gaza” agli interventi in Galleria Mazzini, la comunità ebraica manifesta a più voci la sua preoccupazione per la guerra in Palestina. “Certo, preoccupa la recrudescenza dell’antisemitismo, ma non si può strumentalizzare i fatti alla continua ricerca di responsabili che non fa che alimentare logiche di conflitto e di guerra – riflette l’avvocato Fillppo Biolé dell’Associazione nazionale ex-deportati Aned – per costruire un percorso di pace bisogna mettere in campo culture di pace, e svelare gli interessi economici che vengono nascosti da retoriche politiche o religiose”.

Secca anche la distinzione tra le politiche del governo israeliano e popolo ebraico: “La soluzione di due popoli e due stati è forse davvero l’unica debole prospettiva di pace – riflette Alberto Rizzerio del centro culturale Primo Levi – ma ci vuole una volontà che in questi anni è mancata da parte di tutti”. “Vogliamo affermare anche una distanza tra l’ebraismo e lo stato di Israele – aggiunge Sergio Casali per la comunità di Sant’Egidio – È possibile contestare lo stato di Israele per le sue politiche, ma tutto questo non deve portare a un odio esteso a tutto il popolo ebraico”. Per Luca Burioni, volontario della rete scuole migranti, “la difficoltà è anche cercare di ragionare senza mettere le sofferenze di qualcuno in concorrenza con le sofferenze di altri, e distinguere tra le persone e i governi che dovrebbero rappresentarle”. Presente anche il referente della Comunità religiosa islamica Abu Bakr Moretta: “L’antisemitismo ci preoccupa perché porta sempre con sé l’anti-islamismo. Testimoniamo la nostra vicinanza alla comunità ebraica per gli atti terroristici del 7 ottobre e siamo preoccupati che l’escalation bellica e la reazione fuori ogni misura e regola internazionale da parte del governo israeliano possa distruggere definitivamente le fondamentali e necessarie prospettive di dialogo e convivenza pacifica”.

Articolo Precedente

Ciaran, allerta arancione per 5 regioni. In Toscana evacuazioni preventive: “San Piero a Ponti? Non sappiamo se sono tutti salvi”

next
Articolo Successivo

Milano, due ventenni aggrediti da una gang in corso Como: ricoverati, uno rischia la vita. Tre minorenni arrestati per tentato omicidio

next