C’erano anche 5 donne e 6 bambini fra i 531 siriani, egiziani, bengalesi e pakistani che affollavano il barcone di 25 metri, partito dalla Libia, e soccorso nella tarda serata di ieri nelle acque antistanti a Lampedusa. Oggi, per l’intera giornata, il gruppo è rimasto nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove ci sono complessivamente 576 ospiti, per essere sottoposto a foto-segnalamento e rilievo delle impronte digitali. E mentre le procedure di pre-identificazione, per consentire un rapido trasferimento dei migranti verso Porto Empedocle, erano in corso nel pomeriggio è stato avvistato un cadavere. La salma, irriconoscibile perché in avanzatissimo stato di putrefazione, era fra gli scogli di Cala Pulcino. Ad avvistarla sono stati alcuni turisti. È stato lanciato l’allarme ai carabinieri e ai vigili del fuoco per il recupero. Il cadavere, non si esclude che sia di una donna, aveva indosso soltanto una maglia bianca ed era riverso a pancia in giù, legato con una corda nera a uno pneumatico utilizzato come salvagente.
Secondo i dati ufficiali del Viminale, da inizio dell’anno sono sbarcati in Italia oltre 145mila migranti. Da settimane ormai, tranne casi isolati, il fronte tunisino delle partenze è stato ridimensionato. Resta aperto quello libico da dove non partono soltanto barchini con una cinquantina di persone a bordo, ma giganteschi pescherecci con a bordo dai 400 ad oltre 500 migranti. Stamani, i militari della Capitaneria sono tornati, per un sopralluogo mirato, sul peschereccio blu e grigio di 25 metri soccorso e scortato dalle motovedette Cp306 e Cp302 della guardia costiera e G127 e V838 della guardia di finanza. I migranti hanno riferito di aver pagato da 4mila a 7mila dollari per la traversata cominciata, durante la notte fra venerdì e sabato, da Zuarah, in Libia. Sulla carretta, che è stata posta sotto sequestro, sono stati trovati, secondo una stima approssimativa, circa 500 litri di carburante. Gli agenti della squadra mobile della questura di Agrigento si stanno ora occupando delle indagini per identificare gli scafisti. Per Lampedusa, quello di ieri sera, è stato il secondo maxi sbarco nel giro di pochissimo: lo scorso mercoledì, primo novembre, sull’isola sono giunti in 426, fra cui 15 donne e 11 minori, con un altro peschereccio di 25 metri partito da Abu Kammash, in Libia.
Da Lampedusa all’Alta Valle di Susa: il soccorso alpino ha soccorso un gruppo migranti rimasti bloccati, a causa di una forte nevicata, mentre tentavano di raggiungere a piedi il confine con la Francia. I dispersi sono localizzati con il Gps a quota 2.350 metri in una zona impervia sotto il monte La Plane, nel territorio di Claviere (Torino). Il gruppo era composto da 7 uomini e 2 donne, una delle quali in condizioni di ipotermia. La squadra di soccorso, di cui hanno fatto parte anche operatori della Croce rossa, della guardia di finanza, dei vigili del fuoco e dei carabinieri, ha raggiunto il luogo a piedi.