“Meloni è un target per Putin, i fatti degli ultimi giorni lo confermano”. È di nuovo Alfredo Mantovano a cercare di ridimensionare la figuraccia della premier al telefono con i due comici russi Vovan e Lexus, ai quali, credendoli il presidente dell’Unione africana Moussa Faki, ha raccontato che la controffensiva ucraina non sta andando come ci si aspettava ed è necessario trovare una “via d’uscita accettabile” dalla guerra. Nei giorni scorsi, rispondendo a una domanda del fatto.it di fronte a palazzo Chigi, il potente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio si era spinto a dire che Meloni “aveva capito subito” di stare parlando con un impostore (video). Ora, su Radio24, descrive la vicenda come una trappola di intelligence architettata da Mosca e abilmente schivata dalla capa del governo: “C’è stato un tentativo di farle fare qualche errore di comunicazione che invece non c’è stato, perché Meloni dice in privato le stesse cose che dice in pubblico”, afferma. Un punto di vista singolare, dato che fin dal suo insediamento la leader di FdI ha deriso chiunque chiedesse di fermare le armi, insistendo sul sostegno all’Ucraina “fino alla vittoria”.
“Siamo in un contesto in cui, a partire dal invasione dell’Ucraina, le minacce cyber e ibride come questa della finta telefonata si sono moltiplicate, ma il nostro sistema è certamente attrezzato a fronteggiare questo tipo di minacce”, ha aggiunto Mantovano. “Le intromissioni russe nei nostri sistemi sono all’ordine del giorno, ne aspettiamo altre da qui alle elezioni europee perchè questa è la nuova frontiera della guerra”, ha spiegato. Se un’offensiva così insidiosa è stata respinta con tanta efficacia, però, non si capisce perché questa storia abbia fatto saltare la testa del consigliere diplomatico di palazzo Chigi Francesco Talò, di cui la premier ha annunciato le dimissioni in conferenza stampa, affermando che la telefonata è stata “gestita con leggerezza” e ha “esposto la nazione”. In ogni caso, per Mantovano, “il caso è chiuso” proprio con l’uscita di scena di Talò, “che con dignità si è fatto carico della responsabilità dell’accaduto”. Salvando tutti gli alro.