“Voglio essere molto, molto chiara. Essere a favore dei palestinesi non significa essere antisemiti, essere a favore dei palestinesi non significa essere a favore di Hamas o del terrorismo”, ha dichiarato domenica Rania di Giordania a Becky Anderson della Cnn. “Negli ultimi anni abbiamo visto che l’accusa di antisemitismo è stata usata come arma per mettere a tacere qualsiasi critica a Israele”. “Voglio anche ricordare a tutti – ha aggiunto – che Israele non rappresenta tutto il popolo ebraico nel mondo. Israele è uno Stato ed è l’unico responsabile dei propri crimini”. La regina Rania si è poi chiesta quante altre persone debbano morire prima che “la nostra coscienza globale si risvegli”. “Tutto quello che vogliono sentire sono le scuse dei palestinesi”. “Sei bombardato, è colpa tua””, ha detto.” “Sei affamato, è colpa tua. Osi nascere nei territori occupati, è colpa tua… È insopportabile guardare una tale valanga di sofferenza umana”.
“So che alcuni sono contrari al cessate il fuoco e sostengono che aiuterebbe Hamas, tuttavia, sento che con questa argomentazione stanno intrinsecamente ignorando la morte, e anzi persino approvando e giustificando la morte di migliaia di civili, e questo è moralmente riprovevole”, ha aggiunto. Mentre il primo ministro giordano Bisher Khasawnek avvertiva – stando a quanto riferiscono Times of Israel e alcuni media arabi – che lo “spostamento” di palestinesi da Gaza e dalla Cisgiordania verrà considerato dalla Giordania “una dichiarazione di guerra” (già più di due milioni di rifugiati palestinesi vivono in Giordania secondo l’agenzia delle Nazioni Unite Unrwa, cioè circa il 40% del totale), anche la regina consorte si è quindi espressa senza mezzi termini sulla situazione in atto, arrivando a parlare di “apartheid”.
La regina ha commentato anche lo scetticismo mostrato la settimana scorsa dal presidente Usa Joe Biden in merito alle cifra sulle morti fornite dal Ministero della Sanità di Gaza (controllato da Hamas): secondo Rania si tratterebbe della “propaganda israeliana standard”: “Cercando di minimizzare le orribili conseguenze delle loro azioni, cercando di disumanizzare ulteriormente i palestinesi e desensibilizzare le persone alla loro sofferenza… stanno cercando di auto-scagionarsi e stanno cercando di scagionare lo spettatore”, ha detto. Secondo Rania, inoltre, il fatto che Israele sostenga di star cercando di proteggere i civili è “un insulto all’intelligenza“. Nel frattempo, riporta ancora la Cnn, la Giordania ha lanciato un pacchetto di aiuti medici in un ospedale da campo giordano a Gaza già questa domenica, come riportato dal re Abdallah II sui social media, e la scorsa settimana il paese ha richiamato il suo ambasciatore in Israele.