Il fosforo bianco è una sostanza incendiaria che dovrebbe essere usata solo per creare una densa cortina di fumo o per segnalare bersagli. Quando è esposto all’aria, brucia a temperature estremamente elevate e spesso dà luogo a incendi. Le persone esposte al fosforo bianco possono subire danni respiratori, insufficienze al funzionamento di organi vitali e altri danni permanenti, comprese ustioni difficili da curare e che non possono essere lenite con l’acqua. Anche solo un dieci per cento di ustioni sul corpo può rivelarsi letale.

Nel 2013 Israele si era impegnato a cessare di usare munizioni al fosforo bianco, come aveva fatto prima di allora. Ma non è andata così.

Secondo le prove raccolte da Amnesty International, tra il 10 e il 16 ottobre l’artiglieria israeliana ha usato munizioni contenenti fosforo bianco nel corso delle sue operazioni militari lungo la frontiera col Libano.

L’uso di munizioni al fosforo bianco a Dhayra

Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha verificato un video girato il 16 ottobre a Dhayra, che mostra pennacchi di fumo provenienti da un colpo di artiglieria, compatibili con una munizione al fosforo bianco. Haitham Nisr, medico del pronto soccorso all’Ospedale italiano libanese, ha riferito ad Amnesty International che il 16 e il 17 ottobre il suo staff ha curato nove persone provenienti da Dhayra con tosse e difficoltà respiratorie.

Il direttore regionale della Difesa civile libanese, Ali Safieddine, che il 16 ottobre ha gestito il trasferimento dei feriti all’ospedale e il giorno dopo l’evacuazione di Dhayra, ha dichiarato ad Amnesty International che il suo personale aveva ricevuto telefonate di abitanti che parlavano di “bombe che producono un odore molto cattivo e che causano soffocamento una volta inalato”. Quattro uomini della Difesa civile sono stati ricoverati in ospedale con sintomi di soffocamento. Questa è la testimonianza di Safieddine:

“Non riuscivamo neanche a vedere le nostre mani per quanto era fitto il fumo bianco che ha coperto il villaggio per tutta la notte [del 16] fino alla mattina dopo”.

Questa descrizione è compatibile col fosforo bianco che produce un denso fumo bianco e un odore simile a quello dell’aglio.

Secondo il sindaco di Dhayra, Abdullah al-Ghrayyeb, l’attacco sulla città è iniziato alle 16 del 16 ottobre ed è continuato durante la notte:

“Una nuvola fitta e maleodorante ha avvolto il villaggio al punto che non vedevamo oltre cinque-sei metri. Le persone fuggivano disperatamente dalle loro case, quando sono tornate due giorni dopo erano ancora in fiamme. Le automobili hanno preso fuoco, i terreni sono andati bruciati. Ancora oggi ci sono in giro dei resti che, esposti all’aria, prendono nuovamente fuoco”.

Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha analizzato un video in cui un residuo incrostato di fosforo bianco riprende fuoco nel cortile di un’abitazione. Il video è stato girato il 25 ottobre, nove giorni dopo l’attacco israeliano. Il fosforo bianco può riprendere fuoco quando viene a contatto con l’ossigeno, anche settimane dopo che è stato lanciato.

L’uso del fosforo bianco ad Aita al-Chaab e al-Mari

Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha verificato le immagini degli attacchi contro i villaggi di Aita al-Chaab e di al-Mari.

Due video verificati dal Crisis Evidence Lab risalenti al 10 ottobre mostrano lapilli incendiari cadere sul terreno e dare vita a un ampio incendio, indizio quasi certo della presenza di fosforo bianco.

L’uso del fosforo bianco al confine israelo-libanese

Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha verificato fotografie scattate dalla France Presse il 18 ottobre nei pressi del confine. Si vedono munizioni al fosforo bianco di 155 mm di diametro, allineate e pronte per l’uso, vicino a un obice M 109 dell’esercito israeliano. Queste munizioni hanno un colore chiaro di base e bande colorate gialle e rosse con i marchi M825A1 e D528, corrispondenti alla nomenclatura e ai codici d’identificazione del dipartimento della Difesa degli Usa relativi alle munizioni al fosforo bianco.

Amnesty International ha già documentato l’uso di munizioni al fosforo bianco da parte di Israele contro zone densamente popolate di Gaza, che in alcuni casi può rientrare nella categoria degli attacchi indiscriminati, dunque illegali. Il 14 ottobre le autorità israeliane hanno negato di aver usato il fosforo bianco nelle loro operazioni militari a Gaza e in Libano.

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