Su diversi siti web il segno nel cielo di per sé viene letto da tempo come qualcosa di simbolicamente nefasto
E se l’aurora boreale fosse il segno di un cattivo presagio? Il fenomeno ottico dell’atmosfera, caratterizzato visivamente da bande luminose – archi aurorali – che assumono un’ampia gamma di forme e colori (rosso-verde-azzurro), verificatosi la sera del 5 novembre sulle Alpi e in parte nel Nord Italia, non è stato letto nel recente passato solo come fenomeno fisico atmosferico. Le principali fonti scientifiche a riguardo spiegano l’aurora boreale (australe, se si verifica nell’emisfero sud della Terra) come causata dall’interazione di particelle cariche protoni ed elettroni di origine solare con la ionosfera terrestre. Su diversi siti web, invece, il segno nel cielo di per sé viene letto da tempo come qualcosa di simbolicamente nefasto.
Ad esempio su uccronline.it, un sito “manifestazione del pensiero di alcuni cattolici”, si ricorda oramai da anni il collegamento tra il fenomeno dell’aurora boreale e le profezie dei pastorelli di Fatima. I bimbi portoghesi che videro la Madonna nel 1917 misero per iscritto una profezia anche se a posteriori, il 31 agosto del 1941 parlando con il vescovo di Fatima. In pratica la veggente Lucia aveva registrato il segno preannunciato dalla Madonna come antefatto della Seconda guerra mondiale. La Santa Madre, scrive uccronline.it, avrebbe detto: “Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre”. Il castigo in effetti, dicono gli esegeti dei pastorelli portoghesi, si palesò nei cieli d’Europa il 25 gennaio 1938 quando si verificò una grandiosa aurora boreale che venne avvistata in molte parti d’Italia, fenomeno poi raccontato nei giorni successivi da parecchi quotidiani italiani.
“Proprio la sera del 25 gennaio, Hitler ricevette il barone Werner Fritsch, generale e comandante in capo della Reichswehr, assai critico sull’entrata in guerra, e lo fece uscire dal ministero della guerra a causa di uno scandalo. Fu questo un evento preliminare alla guerra” è scritto sul sito dei fedeli cattolici. A cui viene aggiunto un altro fenomeno celeste nei cieli tedeschi che coincise con la firma del patto von Ribbentrop-Molotov (23 agosto 1939). “Ne abbiamo testimonianza dal gerarca nazista Albert Speer nelle sue Memorie del Terzo Reich: “Quella notte ci intrattenemmo con Hitler sulla terrazza del Berghof ad ammirare un raro fenomeno celeste: per un’ora circa, un’intensa aurora boreale illuminò di luce rossa il leggendario Untersberg che ci stava di fronte, mentre la volta del cielo era una tavolozza di tutti i colori dell’arcobaleno […]. Lo spettacolo produsse nelle nostre menti una profonda inquietudine. Di colpo, rivolto a uno dei suoi consiglieri militari, Hitler disse: ‘Fa pensare a molto sangue. Questa volta non potremmo fare a meno di usare la forza”. Un altro gerarca nazista presente alla scena, Nicolaus von Below, ricorderà di essere stato intimorito da quella luce, e di aver detto a Hitler che forse era il presagio di un’imminente guerra sanguinosa.