Jolie è stata tra le prime personalità del mondo dello spettacolo statunitense ad intervenire sottolineando la situazione disperata della popolazione civile di Gaza durante il contrattacco israeliano
“Angelina dici bugie, mi hai deluso”. Parenti serpenti a casa Voight/Jolie. Se una volta gli screzi familiari di ogni genere, compresi quelli politici, avvenivano a tavola durante il pranzo o la cena, oggi ci si manda messaggi tra padre e figlia attraverso i social. È il caso del celebre attore di Hollywood, l’86enne Jon Voight, papà di Angelina Jolie. L’interprete di Un uomo da marciapiede è intervenuto con un video su Instagram dove appare a mezzo busto con alle spalle la bandiera a stelle e strisce. “Sono deluso dal fatto che mia figlia non abbia alcuna comprensione dell’onore e della verità di Dio”, ha spiegato Voight con toni alla Charlton Heston nei Dieci comandamenti riferendosi alle dichiarazioni della Jolie pro Palestina (non Hamas ndr).
“Si tratta di distruggere la storia della terra di Dio, della Terra Santa, della terra degli ebrei. Questa è giustizia per i figli di Dio della Terra Santa. L’ esercito israeliano deve proteggere il suo suolo, il suo popolo. Questa è guerra”. “Il terrorismo privo di umanità (Hamas ndr) si è accanito contro bambini innocenti, padri, madri, nonni. E voi, sciocchi, pensate che il problema sia Israele. Dovreste guardare voi stessi e chiedervi: chi sono io? E dovreste chiedere a Dio se state apprendendo la verità o la menzogna. Chi conosce la verità, sa qual è la menzogna – ha continuato – questi animali (ancora Hamas ndr) vogliono eliminare gli ebrei e i cristiani. Ai palestinesi non sono state negate risorse, hanno ricevuto fiumi di denaro che Hamas non ha condiviso con la gente. Usano i soldi per le armi, per il loro odio. Il popolo di Israele ama gli altri. E’ qualcosa che questi animali non capiscono. La giustizia prevarrà”.
Jolie era stata tra le prime personalità del mondo dello spettacolo statunitense ad intervenire sottolineando la situazione disperata della popolazione civile di Gaza durante il contrattacco israeliano. “Mentre il mondo guarda e con il sostegno attivo di molti governi, milioni di civili palestinesi – bambini, donne, famiglie – vengono collettivamente puniti e disumanizzati, il tutto mentre vengono privati di cibo, medicine e aiuti umanitari contro il diritto internazionale”, aveva dichiarato la 48enne Jolie. “Rifiutando di chiedere un cessate il fuoco umanitario e impedendo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di imporne uno ad entrambe le parti, i leader mondiali sono complici di questi crimini”. Infine, la posizione di Voight non è semplicemente quella di un anziano conservatore statunitense vicino alla comunità ebraica, ma risponde ad un vulgata culturale religiosa in voga negli Usa da tempo che raccoglie milioni di adepti e accomuna cristiani ed ebrei in una sorta di difesa dello stato di Israele da un Armageddon biblico. Difesa che ha raccolto milioni di dollari in armi e che ha come diretti esponenti pubblici sia pastori evangelici cristiani che politici repubblicani, ma si allarga anche a quell’ampia fascia di democratici moderati dal forte radicamento ebraico.