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Fiorello: “La croce celtica? L’ho regalata io, siamo della Rai: ignoranza totale. Pensate che io sappia cosa vuol dire? Per me è come Dragon Ball”

"Ci danno dei fascisti a noi? Ma vi pare? Siamo a TeleMeloni, al Foro Italico, con l'obelisco di Mussolini dietro...", il commento dello showman alle polemiche sulla croce celtica al collo di uno degli uomini della sicurezza del programma

La croce celtica ben visibile al collo di uno degli uomini incaricati della sicurezza attorno al programma VivaRai2 ha scatenato imbarazzo e una rapida presa di posizione della Rai proprio ieri, dopo la prima puntata. E Fiorello stamattina 7 novembre, al secondo appuntamento con il suo amatissimo morningshow ne ha parlato senza indugio: “Ci danno dei fascisti a noi? Ma vi pare? Siamo a TeleMeloni, al Foro Italico, con l’obelisco di Mussolini dietro…”. Ancora: “La croce celtica l’ho regalata io… Noi siamo della Rai: ignoranza totale! Quelli di cultura se ne sono andati… Pensate che io sappia cosa vuol dire la croce celtica? Per me, la croce celtica è come Dragon Ball…”.

Poi, forse anche in riferimento all’addio di un pilastro del servizio pubblico, Corrado Augias (che se va a La7), lo showman ha aggiunto: “Il livello si sta riducendo sempre di più, siamo scesi alla licenza elementare. Pensate che ho visto mia figlia davanti alla tv, l’ho rimproverata, ‘Ma come, stai davanti alla televisione?‘, e lei mi ha risposto ‘Sto guardando La7, sto studiando!’. Ormai, Rai3 che era la tv della cultura si chiama Rai Cepu”.

Non solo la risposta alla polemica. La puntata è stata come sempre ricchissima di spunti, immancabile lo spoiler sanremese: “Nel 2025 hanno chiesto nuovamente ad Amadeus di essere direttore artistico, ma da quello che so le idee sono altre – rivela Fiorello, che aggiunge – Non sarà un personaggio Rai. Non viene da Rai1, Rai2, Rai3, da Rete4, o da Italia Uno”. È Biggio, a questo punto ad intervenire e a svelare il segreto: “Non hai detto Canale 5!”. Fiorello non conferma, né smentisce ma commenta: “Signori non ho detto niente, ma chi ha orecchie per intendere, intenda”.