“La legge britannica non ci consente di portare Indi in Italia. L’unica opzione è se ci fosse un accordo tra Italia e Regno Unito” dice a LaPresse Dean Gregory, il papà della piccola Indi, neonata affetta da una malattia mitocondriale a cui il Consiglio dei ministri italiano ha conferito ieri la cittadinanza italiana per consentire il trasferimento in Italia. “Già la scorsa settimana la corte inglese ha bloccato il trasferimento di Indi in Italia. Ora ci impediscono di portarla a casa. Sto andando in tribunale, ho un’udienza tra 20 minuti, per cercare di cambiare il piano di cure palliative”.
La piccola è affetta da una patologia incurabile. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha offerto la possibilità di assisterla, come aveva fatto in passato per altri due bimbi inglesi, ma la giustizia britannica ha negato la possibilità di trasferimento come già successo nei casi di Charlie Gard e Alfie Evans, entrambi poi morti nel Regno una volta sospeso il supporto vitale. Anche per Indi c’è stata una lunga battaglia nei tribunali d’Inghilterra tra i giovani genitori, Claire Staniforth e Dean Gregory, aiutati dal Christian Legal Centre, e i medici sostenuti nei loro pareri dai giudici.