Si intensificano ulteriormente i rapporti commerciali tra Cina e Russia. Nei primi 10 mesi del 2023 l”interscambio tra i due paesi è cresciuto di quasi il 28% rispetto allo stesso periodo del 2022 raggiungendo il record di 196,5 miliardi di dollari. In particolare le esportazioni cinesi verso la Russia hanno superato i 90 miliardi di dollari (+ 52%) mentre l’import da Mosca è salito del 12% oltre i 106 miliardi. Pechino ha sensibilmente accresciuto i suoi acquisti di petrolio e gas russi, approfittando dei prezzi “a sconto” causati dall’embargo occidentale che pure fatica molto ad ottenere risultati significativi. Per contro la Russia sta rimpiazzando con prodotti cinesi, soprattutto auto e articoli di elettronica, quelli che in precedenza provenivano da Europa e Stati Uniti.

I dati sono stati diffusi oggi dall’Agenzia delle dogane cinese. I media statali li definiscono una conferma “dell’approfondimento della cooperazione bilaterale tra i due Paesi” Le parti sono adesso “sulla buona strada per superare quota 200 miliardi di interscambio già quest’anno, raggiungendo l’obiettivo fissato dai due Paesi nel 2019 un anno prima del previsto”. La crescita dei commerci tra Mosca e Pechino si inquadra in un quadro più generale di sostanziale stazionarietà. Nei primi dieci mesi dell’anno gli scambi complessivi delle Cina sono saliti soltanto dello 0,03% a 4.700 miliardi di dollari. L’export ha registrato un + 0,4% mentre le importazioni sono calate dello 0,5%. Le vendite di Pechino verso l’Unione europea sono scese dello 1,6%, quelle verso gli Stati uniti del 7,6%. A livello settoriale da sottolineare il balzo (+ 88,5%) dell’export di automobili.

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