L’accusa è di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro delitto. I quattro imputati – tra dirigenti ed ex dirigenti del Policlinico di Bari – sono stati rinviati a giudizio dalla giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Bari Anna Perrelli per le sospette morti causate dal batterio della legionella tra il 2018 e il 2020. A processo andranno il direttore generale Giovanni Migliore, il dirigente medico Giuseppe Calabrese, il direttore dell’area tecnica Claudio Forte e l’ex direttore sanitario Matilde Carlucci.

Gli imputati sono accusati di non aver disposto i necessari interventi di bonifica della rete idrica ospedaliera malgrado fosse stata accertata la presenza della legionella. Secondo l’accusa, il batterio avrebbe causato la morte di quattro pazienti ricoverati nei padiglioni Asclepios e Chini del Policlinico: Gennaro Del Giudice (79 anni, morto il 10 giugno 2018), Domenico Martiradonna (68 anni, morto il 2 maggio 2019), Francesca Nuzzolese (74 anni, morta il 26 novembre 2019) e Vincenzo Ficco (55 anni, morto il 5 agosto 2020).

L’inchiesta condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dalla procura portò nel novembre del 2020 al sequestro dei due padiglioni (dissequestrati nel marzo del 2021) e un mese dopo alla interdizione di tre dirigenti (annullata dopo tre mesi dal Riesame). Il processo si aprirà il prossimo 1 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione collegiale del tribunale di Bari.

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