Bosch e le moto, un connubio che punta a garantire sicurezza, confort ed efficienza. L’occasione di Eicma ci ha permesso di incontrare Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italia e di conoscere le proposte della multinazionale tedesca per il settore.
Qui ad EICMA l’innovazione nella mobilità si sposta dalle quattro alle due ruote. In che modo?
Come recita il nostro motto, “Tecnologia per la Vita”, Bosch promuove da sempre l’innovazione nel settore della mobilità. Investiamo ogni anno diversi miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo con l’obiettivo di introdurre nuovi prodotti e servizi con alzando sempre l’asticella. Anche nel settore delle due ruote ormai da diversi anni ci siamo impegnati per essere riconosciuti come leader tra i fornitori di tecnologia. Tanti sono i campi dove giochiamo in ruolo da protagonisti come sistemi di propulsione, componenti per la sicurezza, connettività e servizi”.
Qualche esempio concreto che presentate proprio quest’anno al Salone del ciclo e motociclo?
“Con l’MSC, presentato proprio a Milano ormai 10 anni fa e che oggi proponiamo anche per le cilindrate minori, miglioriamo notevolmente la sicurezza proprio nei segmenti a più larga diffusione. Poi possiamo ricordare l’introduzione del radar nella sua ultima release che permette di introdurre il concetto di ARAS sulle due ruote. Invece passando alla connettività oggi sullo stand di può vedere l’ultima versione del ICC (Integrated Connectivity Cluster) display innovativo con numerose funzioni”.
Torniamo ad un tema a voi molto caro, ossia quello del motore. Novità in tal senso?
“Anche per le moto vale lo stesso principio che applichiamo alle quattro ruote: non smettiamo di migliorare i motori tradizionali con l’obiettivo di ridurre le emissioni e i consumi. Chiaramente questi interventi servono anche a permettere ai nostri clienti di soddisfare le nuove normative richieste. Ad esempio con le ultime versioni di centraline, iniettori o sensori, esposti sul nostro stand”.
Con una impennata nelle vendite le due ruote sono tornate protagoniste sulle strade di tutti i giorni. Come sarà la moto di domani?
“Connessa, sempre più integrata a ciò che le sta intorno e più intelligente. Abbiamo Oltre 500 collaboratori dedicati al settore delle due ruote che stanno lavorando a questo futuro. Che è davvero molto vicino”