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Dior conferma la modella israeliana May Tager, l’assenza della palestinese Bella Hadid scatena le polemiche

Fatta fuori la modella palestinese-americana Bella Hadid, resta quella israeliana May Tager. È la scelta messa in atto da Dior. La nota maison di lusso francese ha deciso di rinunciare alla sua storica ambassador del marchio, mentre la modella di Tel Aviv è apparsa insieme all’attrice Anya Taylor-Joy e ad altre colleghe nei primi estratti della campagna di Natale per i profumi e i prodotti per la cura personale di Dior. Reel che sono stati condivisi sugli account Instagram della maison e della stessa Tager. La decisione della casa di moda francese, riporta Hareetz, ha scatenato dure polemiche sui social tra sostenitori filo-israeliani e filo-palestinesi.

Il contratto di Bella Hadid con la casa di moda di lusso è terminato nel marzo 2022 e non è stato prorogato, ha dichiarato una persona vicina alla questione ad Associated Press. Quindi molto prima del conflitto tra Israele e Hamas. Inoltre, la modella israeliana May Tager, che in rete è stata accusata di aver preso il suo posto, è una delle modelle che compaiono nella campagna pubblicitaria di Dior per il Natale del 2023, ma era presente anche nella versione del 2022, ed entrambe le pubblicità avevano come protagonista l’attrice Anya Taylor-Joy. La fonte però non ha voluto fornire una motivazione per l’allontanamento di Hadid, limitandosi a dire che si è trattato di una decisione commerciale.

Non è chiaro se la campagna abbia segnato l’inizio di un accordo a lungo termine tra Tager e Dior. Certamente però le polemiche sono nate intorno alla decisione di non confermare la modella Bella Hadid, che conta oltre 60 milioni di follower solo su Instagram e che sul suo account non ha rinunciato a schierarsi contro i feroci bombardamenti di Israele sulla Striscia di Gaza, che hanno provocato finora oltre 10mila vittime, seguiti alla strage compiuta da Hamas lo scorso 7 ottobre. “Questo è il bombardamento più intenso della storia di Gaza. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca degli Stati Uniti dice pericolosamente che Israele ‘non deve alcuna giustificazione’ e che non avrà ‘nessuna linea rossa’. Le vite innocenti dovrebbero sempre essere giustificate in nome dell’umanità”, ha scritto in un post di una settimana fa.

E ancora: “Israele ha completamente spento le telecomunicazioni e l’elettricità in tutta Gaza. I civili feriti non possono chiamare le ambulanze. I medici implorano i giornalisti di far sapere dove stanno avvenendo i bombardamenti, ma nemmeno i giornalisti lo sanno a causa dell’interruzione di internet. La gente di Gaza non ha dove andare. I bambini stanno morendo. Per favore”, ha commentato Bella Hadid, chiedendo il cessate il fuoco e condividendo la lettera del gruppo “artists4ceasefire” (artisti per il cessate il fuoco). Anche ieri, martedì 7 novembre, la modella ha condiviso un’immagine con la bandiera palestinese e la scritta: “Un ulivo, piantato in un terreno antico, rispecchia i palestinesi, che sono profondamente ancorati alla loro terra”.

Nella foto, a sinistra May Tager e a destra Bella Hadid