Ancora guerriglia a Napoli. Il quartiere di Fuorigrotta è diventato il terreno di scontro tra gli ultras partenopei e quelli dell’Union Berlino, a poche ore dalla partita di Champions League in programma alle ore 18.45 allo stadio Maradona. Le due tifoserie si sono affrontate e sono intervenute le forze di polizia. Violenze che seguono a quelle di martedì sera, quando circa 200 ultras tedeschi hanno messo a ferro e fuoco il centro del capoluogo campano.

Gli scontri avvenuti nel pomeriggio nella zona di Fuorigrotta si sono svolti in via Barbagallo, nel percorso verso lo stadio Maradona. Ora la situazione è tornata alla normalità, dopo l’intervento degli agenti. La tensione resta però alta, anche in altre aree cittadine, da Piazza Municipio, dove la polizia è presente con diversi mezzi, tra cui quello dotato di idrante, a Piazza Garibaldi, dove molti tedeschi, che alloggiano negli alberghi della zona, sono stati fatti salire sui bus che li hanno portati alla Stazione Marittima e, da lì, allo stadio. I biglietti venduti ai tedeschi sono stati 2.380, il che significa che la maggior parte dei tifosi dell’Union si trovano in altre parti della città.

Dopo le violenze di martedì sera, undici tedeschi sono stati fermati e riceveranno un Daspo internazionale con procedura d’urgenza. Alle loro spalle hanno lasciato danni alle auto, un negozio devastato e arredo urbano distrutto. Gli scontri sono avvenuti inizialmente tra corso Umberto e via Medina, non lontano dalla questura, per poi proseguire in piazza Dante, nel centro storico di Napoli, con lanci di fumogeni e petardi da parte degli ultras. In alcune occasioni le forze dell’ordine hanno risposto con i lacrimogeni. Oggi c’è stata probabilmente la replica da parte degli ultras del Napoli.

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