Il carico di lavoro va adeguato alle condizioni di ognuno: le misure per situazioni di svantaggio
di Annalisa Rosiello* e Domenico Tambasco**
Secondo studi clinici e organizzativi recepiti da norme e prassi di riferimento, il caricomentale legato al lavoro è molto influenzato da fattori psico-sociali e da condizioni individuali/soggettive.
In generale, l’adeguatezza di questo carico è la base della corretta organizzazione del lavoro e della puntuale esecuzione dei compiti di ogni lavoratore e – contemporaneamente – può senz’altro essere fonte di benessere e soddisfazione personali; per alcune categorie di lavoratori in condizioni di particolare svantaggio personale, familiare e sociale, però, l’adeguatezza del carico, per essere tale, deve considerare le loro peculiari condizioni, armonizzandosi con esse.
Si pensi a una lavoratrice madre di più figli con differenti esigenze e problematiche; anche se la normativa sta introducendo dei correttivi per incoraggiare la migliore distribuzione dei carichi, sappiamo tuttavia che il “peso” mentale e organizzativo della conciliazione grava ancora oggi prevalentemente sulle donne. O si pensi ai caregiver familiari, per analoghe ragioni. O ai lavoratori in età non più giovane, che possono risultare affaticati da turni, orari o compiti non consoni alle loro condizioni. O ai lavoratori di religione islamica durante il periodo del Ramadan. E gli esempi possono moltiplicarsi, fino ad arrivare alle difficoltà temporanee legate a un lutto, una separazione o un divorzio “complicati”, e così via.
A questo riguardo l’articolo 28 TU 81/2008 stabilisce una valutazione del rischio stress lavoro correlato e un’attività di prevenzione specifica in favore di “gruppi di lavoratori soggetti a rischi particolari”, tra cui i rischi che riguardano le lavoratrici in gravidanza, le differenze di genere, l’età, la provenienza da altri paesi e la specifica tipologia contrattuale.
Alcune norme UNI-ES-ISO (10075-X, 10075-1:2018 e 10075-2:2002) forniscono degli indicatori anche di tipo soggettivo per considerare adeguatamente lo stress e lo strain mentale, al fine di svolgere un’idonea prevenzione dello stress lavoro correlato, così come impone l’art. 28, TU 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.
Con riguardo allo specifico aspetto della conciliazione vita-lavoro (ma non solo), la l. 162/2021 – nel modificare l’art. 25 del Codice pari opportunità inquadra nella nozione di discriminazioneogni trattamento o modifica dell’organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti, pone o può porre il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni: a) posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori; ….
Spetta quindi al datore di lavoro in primis, quale responsabile della sicurezza, della salute e della dignità di ogni lavoratore e lavoratrice, nonché alle figure manageriali, della sicurezza e sindacali, operare adeguatamente per tenere in debita considerazione potenziali fattori di rischio aggiuntivi e studiare soluzioni condivise; e questo anche in linea con i principi generali di correttezza e buona fede e del principio stabilito dall’art. 2 della Costituzione (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”).
Sulla stessa linea si pone del resto la più attenta giurisprudenza di merito (Trib. Ferrara, Bighetti est., 25 marzo 2019), che ha qualificato come discriminatoria la condotta dell’azienda che ha applicato i turni standard (ovvero quelli richiesti alla generalità dei lavoratori del negozio) a una lavoratrice con tre figli minorenni di cui uno con disabilità. La sentenza in questione afferma, in particolare, l’esistenza di un obbligo di natura contrattuale a carico del datore di lavoro, che ha il dovere di “armonizzare” le istanze del personale con le esigenze dell’azienda (senza sacrificare in maniera eccessiva l’interesse proprio), ad esempio nella “fissazione dell’orario di lavoro” nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede e in ottemperanza al disposto dell’art. 2 della Costituzione.
Per progettare il lavoro in maniera ottimale è dunque di fondamentale importanza considerare le situazioni individuali che possono ingenerare uno svantaggio. A tale scopo sono di fondamentale importanza figure quali il disability manager o il diversity manager e – dal lato sindacale e degli RLS – persone particolarmente esperte quali i delegati sindacali “sociali”. Si tratta di soggetti che – da ambo i lati (azienda e lavoratori) – sono adeguatamente formati sui temi del disagio, avendo maggiore dimestichezza nella trattazione di queste situazioni ed essendo maggiormente in grado di ricercare adeguate soluzioni.
Da ultimo, è importante che la tematica dello svantaggio personale, familiare e sociale legata al tema della conciliazione e in generale alle tematiche del disagio faccia sempre più ingresso all’interno dei codici di condotta e nei contratti integrativi aziendali. Sappiamo peraltro che – almeno con riguardo al genere – il danno che può crearsi nel caso di vertenze o reclami (in primis la possibile perdita della certificazione) può essere notevole, anche e soprattutto a livello reputazionale.
* La co-autrice dell’articolo è anche curatrice di questo blog. Qui il suo cv
* Avvocato giuslavorista, da anni si occupa di conflittualità lavorativa anche come redattore di diversi ddl in materia presentati nella scorsa legislatura. Autore di pubblicazioni sul tema della violenza e delle molestie lavorative, tra cui “Il lavoro Molesto”, 2021, scritto in collaborazione con Harald Ege.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se non riusciamo a fermare chi ha utilizzato in modo illegittimo il software israeliano contro giornalisti, attivisti e forse persino contro un sacerdote, se non ci riusciamo stavolta, la prossima volta faranno peggio. Soprattutto contro i cittadini comuni. Questa battaglia non è contro la Meloni –che scappa dal Parlamento– ma a favore della libertà di quella che i populisti chiamano 'la gente normale'. Credetemi: o li fermiamo ora o la prossima volta faranno peggio. È in gioco la libertà dei cittadini, non solo la privacy". Lo scrive Matteo Renzi nella Enews.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Finalmente abbiamo un leader in Europa che abbia insieme una visione e un futuro. Macron ha poco futuro, Meloni ha poca visione: Merz sarà il vero capo dell’Europa, con buona pace di chi diceva che Meloni sarebbe stata il ponte con l’America. Credo che purtroppo l’unico ponte la Meloni lo stia costruendo con l’Albania del centro migranti, un ponte pagato caro dai contribuenti a forza di viaggi andata e ritorno". Lo scrive sulla Enews Matteo Renzi.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.
Area pro labour
Giuristi per il lavoro
Lavoro & Precari - 8 Novembre 2023
Il carico di lavoro va adeguato alle condizioni di ognuno: le misure per situazioni di svantaggio
di Annalisa Rosiello* e Domenico Tambasco**
Secondo studi clinici e organizzativi recepiti da norme e prassi di riferimento, il carico mentale legato al lavoro è molto influenzato da fattori psico-sociali e da condizioni individuali/soggettive.
In generale, l’adeguatezza di questo carico è la base della corretta organizzazione del lavoro e della puntuale esecuzione dei compiti di ogni lavoratore e – contemporaneamente – può senz’altro essere fonte di benessere e soddisfazione personali; per alcune categorie di lavoratori in condizioni di particolare svantaggio personale, familiare e sociale, però, l’adeguatezza del carico, per essere tale, deve considerare le loro peculiari condizioni, armonizzandosi con esse.
Si pensi a una lavoratrice madre di più figli con differenti esigenze e problematiche; anche se la normativa sta introducendo dei correttivi per incoraggiare la migliore distribuzione dei carichi, sappiamo tuttavia che il “peso” mentale e organizzativo della conciliazione grava ancora oggi prevalentemente sulle donne. O si pensi ai caregiver familiari, per analoghe ragioni. O ai lavoratori in età non più giovane, che possono risultare affaticati da turni, orari o compiti non consoni alle loro condizioni. O ai lavoratori di religione islamica durante il periodo del Ramadan. E gli esempi possono moltiplicarsi, fino ad arrivare alle difficoltà temporanee legate a un lutto, una separazione o un divorzio “complicati”, e così via.
A questo riguardo l’articolo 28 TU 81/2008 stabilisce una valutazione del rischio stress lavoro correlato e un’attività di prevenzione specifica in favore di “gruppi di lavoratori soggetti a rischi particolari”, tra cui i rischi che riguardano le lavoratrici in gravidanza, le differenze di genere, l’età, la provenienza da altri paesi e la specifica tipologia contrattuale.
Alcune norme UNI-ES-ISO (10075-X, 10075-1:2018 e 10075-2:2002) forniscono degli indicatori anche di tipo soggettivo per considerare adeguatamente lo stress e lo strain mentale, al fine di svolgere un’idonea prevenzione dello stress lavoro correlato, così come impone l’art. 28, TU 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.
Con riguardo allo specifico aspetto della conciliazione vita-lavoro (ma non solo), la l. 162/2021 – nel modificare l’art. 25 del Codice pari opportunità inquadra nella nozione di discriminazione ogni trattamento o modifica dell’organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti, pone o può porre il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni: a) posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori; ….
Spetta quindi al datore di lavoro in primis, quale responsabile della sicurezza, della salute e della dignità di ogni lavoratore e lavoratrice, nonché alle figure manageriali, della sicurezza e sindacali, operare adeguatamente per tenere in debita considerazione potenziali fattori di rischio aggiuntivi e studiare soluzioni condivise; e questo anche in linea con i principi generali di correttezza e buona fede e del principio stabilito dall’art. 2 della Costituzione (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”).
Sulla stessa linea si pone del resto la più attenta giurisprudenza di merito (Trib. Ferrara, Bighetti est., 25 marzo 2019), che ha qualificato come discriminatoria la condotta dell’azienda che ha applicato i turni standard (ovvero quelli richiesti alla generalità dei lavoratori del negozio) a una lavoratrice con tre figli minorenni di cui uno con disabilità. La sentenza in questione afferma, in particolare, l’esistenza di un obbligo di natura contrattuale a carico del datore di lavoro, che ha il dovere di “armonizzare” le istanze del personale con le esigenze dell’azienda (senza sacrificare in maniera eccessiva l’interesse proprio), ad esempio nella “fissazione dell’orario di lavoro” nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede e in ottemperanza al disposto dell’art. 2 della Costituzione.
Per progettare il lavoro in maniera ottimale è dunque di fondamentale importanza considerare le situazioni individuali che possono ingenerare uno svantaggio. A tale scopo sono di fondamentale importanza figure quali il disability manager o il diversity manager e – dal lato sindacale e degli RLS – persone particolarmente esperte quali i delegati sindacali “sociali”. Si tratta di soggetti che – da ambo i lati (azienda e lavoratori) – sono adeguatamente formati sui temi del disagio, avendo maggiore dimestichezza nella trattazione di queste situazioni ed essendo maggiormente in grado di ricercare adeguate soluzioni.
Da ultimo, è importante che la tematica dello svantaggio personale, familiare e sociale legata al tema della conciliazione e in generale alle tematiche del disagio faccia sempre più ingresso all’interno dei codici di condotta e nei contratti integrativi aziendali. Sappiamo peraltro che – almeno con riguardo al genere – il danno che può crearsi nel caso di vertenze o reclami (in primis la possibile perdita della certificazione) può essere notevole, anche e soprattutto a livello reputazionale.
* La co-autrice dell’articolo è anche curatrice di questo blog. Qui il suo cv
* Avvocato giuslavorista, da anni si occupa di conflittualità lavorativa anche come redattore di diversi ddl in materia presentati nella scorsa legislatura. Autore di pubblicazioni sul tema della violenza e delle molestie lavorative, tra cui “Il lavoro Molesto”, 2021, scritto in collaborazione con Harald Ege.
Articolo Precedente
In arrivo la prima conferenza sul nomadismo digitale: l’enorme opportunità del lavoro da remoto
Articolo Successivo
Si allarga la differenza retributiva tra uomini e donne. Nel 2022 il gap sale a 8mila euro, 1.200 euro in più dell’anno prima
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Dati falsi sulle armi in Russia per spingere l’Ue a comprarne sempre di più: il dossier. Onu, Stati Uniti e Mosca votano insieme contro Kiev
Cronaca
Mancano gli infermieri? Le Regioni si inventano “gli assistenti”. L’ordine difende la scelta. I sindacati: “Così standard ridotti e si creano lavoratori sottopagati”
Mondo
Buenos Aires in ansia per il “suo” Papa, dalla chiesa dove è cresciuto fino ai quartieri poveri. Tutte le news di oggi | Il bollettino di lunedì
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se non riusciamo a fermare chi ha utilizzato in modo illegittimo il software israeliano contro giornalisti, attivisti e forse persino contro un sacerdote, se non ci riusciamo stavolta, la prossima volta faranno peggio. Soprattutto contro i cittadini comuni. Questa battaglia non è contro la Meloni –che scappa dal Parlamento– ma a favore della libertà di quella che i populisti chiamano 'la gente normale'. Credetemi: o li fermiamo ora o la prossima volta faranno peggio. È in gioco la libertà dei cittadini, non solo la privacy". Lo scrive Matteo Renzi nella Enews.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Finalmente abbiamo un leader in Europa che abbia insieme una visione e un futuro. Macron ha poco futuro, Meloni ha poca visione: Merz sarà il vero capo dell’Europa, con buona pace di chi diceva che Meloni sarebbe stata il ponte con l’America. Credo che purtroppo l’unico ponte la Meloni lo stia costruendo con l’Albania del centro migranti, un ponte pagato caro dai contribuenti a forza di viaggi andata e ritorno". Lo scrive sulla Enews Matteo Renzi.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".