Dopo una difesa, ribadita in più sedi, i vertici dell'azienda hanno deciso di intervenire
La Rai annuncia la cancellazione di “Liberi Tutti“. Il servizio pubblico, accusato di una recente trasformazione in TeleMeloni, è alle prese con i bassi ascolti, non dei titoli storici ma dei nuovi prodotti. Dopo una difesa, ribadita in più sedi, i vertici dell’azienda hanno deciso di intervenire: “Il nuovo format della Direzione Intrattenimento Prime Time, realizzato in collaborazione con Triangle Production, si ferma alla terza puntata. Rai 2, per la prima serata, ha come mandato anche la sperimentazione di nuovi progetti. ‘Liberi tutti!’ è un format originale italiano dedicato al fenomeno delle Escape Room, molto popolare tra i giovani, la cui sperimentazione, purtroppo, anche a causa dello scenario fortemente competitivo del giorno di messa in onda, non ha ottenuto i risultati attesi”, si legge nella nota diramata da Viale Mazzini.
“In accordo con la società produttrice si è deciso pertanto di interromperne la programmazione. Si ringrazia comunque Triangle per la cura e la professionalità con cui ha seguito il progetto e parimenti tutti i protagonisti: Bianca Guaccero, che con grande generosità ha accettato la sfida, Beppe Iodice, i Gemelli di Guidonia e il Centro di Produzione Tv di Napoli”, conclude la Rai. La Triangle è la società di produzione di Silvio Testi, marito di Lorella Cuccarini.
Al debutto lo show in onda sulla seconda rete aveva incollato allo schermo solo 493.000 spettatori con il 2,38% di share, il secondo appuntamento aveva ottenuto il 2,6%, con la puntata in onda lunedì 6 novembre vista da 442.000 spettatori con il 2,5% di share. Poche ore prima dell’annuncio, in occasione di un’audizione in Parlamento dei vertici Rai il direttore generale Giampaolo Rossi si era così espresso: “Non esiste mai che – a parte se hai una star – un format non abbia bisogno di tempo per consolidarsi. Oggi il modello di comunicazione ti dice dopo due puntate se hai fallito o meno. Ma non funziona così”. In questo caso le puntate in onda sono state tre. Saranno prese decisioni simili per altri prodotti in difficoltà? Le manovre sono già iniziate con Pino Insegno in bilico, sempre più lontano dalla conduzione de “L’Eredità”.