Il presunto complice di Salvatore Furci – l’ex comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio nel Milanese, accusato di aver fatto piazzare, nel gennaio 2020, cinque dosi di cocaina nell’auto del comandante della Polizia locale di Corbetta, Lia Vismara – è stato assolto in appello “per non aver commesso il fatto”.
Secondo le indagini, sarebbe stato il 48enne Mariglen Memushi ad aiutare Furci, nascondendo la droga sotto il tappetino della macchina di Lia Vismara. Poi avrebbe fatto una telefonata alle forze dell’ordine accusando il comandante della Polizia locale di Corbetta e spacciandosi per il suo pusher. Il presunto complice era stato condannato in primo grado per detenzione e cessione di droga e calunnia. La sentenza è stata ribaltata dalla quinta penale della Corte d’Appello, assolvendo l’imputato. L’avvocato difensore Antonio Buondonno ha puntato a dimostrare che Mariglen Memushi non sarebbe stato il presunto complice di Furci.
Per quanto riguarda l’ex comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio nel Milanese, nel settembre del 2022 era stato condannato in primo grado e il giudice aveva considerato più grave il reato di cessione di droga, rispetto a quello di calunnia. Anche in questo caso, la quinta penale della Corta d’Appello ha rivalutato il caso, cambiando la condanna. Nel secondo grado del processo è stato riconosciuto il fatto che la cocaina nella macchina di Vismara era presente in “modica quantità”. La conseguenza è stata una diminuzione della pena per Furci da 8 anni a 4 anni e 6 mesi.