Pino Insegno definitivamente fuori dalla conduzione de L’Eredità. O almeno così danno per certo le agenzie di stampa. Il conduttore romano, come raccontato da Ilfattoquotidiano.it negli scorsi giorni è stato al centro delle polemiche dopo il flop con Il Mercante in Fiera. Forse anche per questo la società che detiene i diritti del format del game show – Banijay Italia – avrebbe messo il veto sul suo nome. In sede di rinnovo dell’accordo biennale con la Rai, che era scaduto, ha chiesto di poter approvare il conduttore del programma.
La risposta dell’artista è arrivata tramite il suo manager, Diego Righini: “Apprendiamo dagli organi di stampa che Pino Insegno sarebbe stato estromesso da L’Eredità, ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione in tal senso né da Rai né da Banijay. Al momento, quindi, possiamo solo rilevare l’ennesimo gioco al massacro sulla sua pelle, un gioco che va avanti da mesi con una violenza che non abbiamo mai riscontrato in nessun caso prima. Attendiamo la definizione dell’accordo tra Rai e Banijay per iniziare a lavorare sul programma”, ha aggiunto Righini.
Se l’addio di Insegno sarà confermato in lizza per il posto di padrone di casa del programma che riprenderà a gennaio 2024 sono il conduttore uscente, Flavio Insinna, e l’attuale conduttore di Reazione a catena, Marco Liorni. Strada sbarrata invece per Gabriele Corsi, vincolato dal contratto con Discovery fino alla fine della stagione televisiva il prossimo giugno. Partita a due dunque tra Insinna e Liorni, che dovranno provare a mantenere alti gli ascolti del preserale che precede il Tg1 contro un nuovo concorrente: il Chi vuol essere milionario di Fedez su la 7.