È una confessione molto intima quella che Maria Teresa Ruta ha fatto ai microfoni di Radio2 Happy Family
“Ho subito un tentativo di violenza ma non l’ho denunciato”. È una confessione molto intima quella che Maria Teresa Ruta ha fatto ai microfoni di Radio2 Happy Family, il programma condotto da Ema Stokholma con i Gemelli di Guidonia, su Rai Radio2, un episodio drammatico che ripercorre a distanza di molti anni. A distanza di anni, è riuscita a trasformare quel dolore e da lì è nato un progetto molto importante contro la violenza sulle donne, che prenderà il via il 25 novembre prossimo. “Non ho denunciato un tentativo di violenza subito diversi anni fa. Ne ho parlato dopo, con grande dolore. Una grande autrice e cantautrice ha scritto questo testo leggendo o ascoltando le mie dichiarazioni”, ha rilevato la conduttrice, reduce dall’esperienza a Tale e Quale Show. “Ho parlato con grande dolore di questa cosa, lei ha pensato che potevamo provare ad aiutare le donne a parlare almeno tra noi, soprattutto sulla violenza domestica. Bisogna stare attente ai primi segnali, saperli leggere”, ha detto, spingendo le donne a denunciare, sempre.
Ma nel corso dell’intervista radiofonica ha riavvolto il nastro dei ricordi, dagli esordi come miss (compreso il titolo di Miss Muretto, ad Alassio) al grande successo, passando per i momenti no della sua carriera. Il più brutto in assoluto? A metà degli anni ’90. “A ripensarci oggi diventa ancora più brutto. Io che sono cristiana, cattolica, credente, ho sempre educato i miei figli al dialogo e alla libertà. Nel 1996 due amici mi hanno chiesto di officiare al comune di Milano il loro matrimonio gay. Era uno dei primi. Io ho accettato con grande piacere, ma sono stata attaccata da quotidiani e settimanali. La mia vita lì è cambiata, io ho semplicemente risposto che se qualcuno dei miei figli volesse essere felice, non potrei mai mettermi contro la sua serenità”.