“Studiai Ginecologia, come il nonno, ma da ginecologo mi annoiavo e mi misi a studiare Psichiatria. Il mio primo paziente era un operaio psicotico di San Siro, innamorato della sua cavalla. Non sapevo che fare. Chiedo al primario e lui mi dice: dagli della biada, così vedrà che non è un cavallo. Il livello della Psichiatria in Italia era questo”: così Willy Pasini, 85 anni, intervistato da Candida Morvillo sul Corriere della Sera a proposito della sua formazione. Il popolare sessuologo ha fondato la Federazione Europea di Sessuologia, l’Associazione Italiana di Sessuologia e Psicologia Applicata, ha insegnato alla Sorbona di Parigi e a Ginevra, dove vive. Il racconto prosegue con la decisione di lavorare in Svizzera: “Qui arriviamo ai soldi e alla grinta ritrovata… La mia vita cambiò, perché affrontai una psicanalisi personale e imparai a combattere per quello che volevo. La mia fortuna fu che la Ford Foundation stanziò dieci milioni di dollari per studiare le resistenze alla contraccezione e io, da ginecologo e psichiatra, vinsi il posto. In pratica, iniziai a occuparmi di sessuologia perché arrivò quel finanziamento. Lavorai tanto. I giovani non usavano i preservativi, per convincerli inventai quelli colorati, quelli con le barzellette e quelli che si illuminavano di notte. Mi era tornata anche la creatività”. Pasini racconta di aver rischiato di morire quattro volte: “Ho avuto un cancro a 40 anni (…), sotto le bombe (da bambino, ndr), poi in un incidente d’auto e poi, a 60 anni, ho avuto un trombo al cervello su un aereo per Hong Kong. Da allora, funziono con mezzo cervello”. Ma non finisce qua. Pasini spiega: “Due anni fa mi hanno diagnosticato la leucemia e promesso una morte vicina (…). Ho fatto una puntura nel midollo osseo ed ero già guarito”. Non mancano le domande sull’amore e sulla sessualità, compresa la ricetta per stare insieme tutta la vita: “Abbassare le ambizioni della coppia. Sapere che non si può essere sempre ai massimi. E parlare molto. Noi ci confrontiamo tanto anche sulla psicoterapia, lei è una pioniera dell’Emdr (la moglie, ndr). Ed è utile un hobby in comune: per noi è il golf”.