Pino Insegno, com’è noto, dovrà rinunciare alla conduzione de “L’Eredità“, dopo un veto posto dalla società di produzione Banijay. Tra polemiche e retroscena il management del doppiatore e i vertici di Viale Mazzini avrebbero raggiunto l’accordo, una soluzione anticipata dal sito Dagospia e confermata dall’agenzia Ansa. A Insegno, considerato vicino alla Premier Meloni, andrebbero la conduzione di Reazione a Catena, da giugno a dicembre 2024, e a partire da gennaio un programma radiofonico su Radio Rai.
Non solo, sarebbe prevista anche una serata evento legata alle celebrazioni Rai, una delle serate dedicate ai 70 anni della tv, le altre saranno affidate con molta probabilità a Carlo Conti e Massimo Giletti. Insegno, che ha un contratto con l’azienda fino a luglio 2025, condurrà fino al 18 dicembre “Il mercante in fiera“, il preserale di Rai2 che ha ottenuto ascolti inferiori alle attese. A cedergli il posto a “Reazione a Catena” sarà Marco Liorni, conduttore più longevo del format con circa seicento puntate. Forte degli ascolti record sarà promosso alla guida de “L’Eredità” in onda dal prossimo 2 gennaio, in virtù del nuovo impegno potrebbe lasciare a inizio anno la conduzione del titolo del sabato pomeriggio di Rai1 “ItaliaSì“.
Flavio Insinna, stimato all’interno dell’azienda, secondo Dagospia dovrebbe essere ricollocato con alcuni prime time previsti a inizio 2024. Insinna nei mesi scorsi aveva condotto puntate speciali di Techetechete ed è un volto legato alla fiction Rai. Il presentatore romano ha rifiutato la proposta di condurre il game show Lingo su La7 e, prima di chiudere la trattativa per Il Milionario con Fedez, Urbano Cairo aveva provato il colpo Eredità su La7 proprio con la conduzione di Insinna. Ma il finale è noto, il titolo resterà per altri due anni su Rai1.