La destra di Attilio Fontana implode in Lombardia. Il Consiglio regionale approva col voto segreto una mozione delle opposizioni che chiede di “valutare di sollevare la presidente di Arpa (l’ente per la protezione ambientale, ndr) Lucia Lo Palo“, che qualche giorno fa in una intervista aveva sostenuto che “l’uomo non c’entra col cambiamento climatico”. La dirigente era stata nominata in estate in quota Fratelli d’Italia e, malgrado lo scivolone negazionista, era stata difesa in pubblico da tutti i partiti della coalizione. Complice il voto segreto, la maggioranza di centrodestra ha però smentito se stessa e persino le proprie dichiarazioni in Aula, accogliendo con 37 sì e 36 no il testo proposto dal capogruppo dem Pierfrancesco Majorino e firmato da M5S, Alleanza Verdi Sinistra e Patto Civico. Segno evidente che il messaggio politico va molto oltre Lo Palo, con forti malumori tra alleati soprattutto nei confronti di FdI, visto lo strapotere in Regione. Senza escludere anche possibili sgambetti interni al partito di Giorgia Meloni.
Non a caso il Pd, nel festeggiare per il successo ottenuto, getta sale proprio sulle ferite della destra, ricordando che qualche settimana fa il voto segreto aveva stroncato una proposta di FdI sulle cosiddette carriere Alias: “Per la seconda volta in poco tempo la maggioranza va sotto, entrambe le volte su questioni che riguardano persone o proposte riconducibili a Fratelli d’Italia – attacca Majorino – Questo dato è inequivocabile. Ma soprattutto le tesi strampalate del negazionismo climatico di certa destra, di cui Lo Palo è solo l’ennesima rappresentante, non stanno in piedi e il Consiglio è riuscito ad affermarlo, grazie al voto segreto”.
Esulta anche il capogruppo M5S Nicola Di Marco: “La maggioranza è implosa palesando agli occhi dei lombardi i conflitti e le divisioni che da sempre caratterizzano questa legislatura”. Secondo Di Marco, il voto apre un cratere nella giunta Fontana: “La bocciatura dell’ormai ex presidente di Arpa Lombardia Lo Palo, emblema del non merito e delle logiche spartitorie con cui Lega e FdI si sono divisi le poltrone, segna il punto di non ritorno di questa esperienza di governo”.
Fontana aveva già preso tempo, dicendo di voler “valutare” la posizione della dirigente. Gli 8 franchi tiratori nella maggioranza sono un problema ulteriore, anche perché Christian Garavaglia, capogruppo di FdI, non nasconde lo stupore: “Siamo sorpresi, dobbiamo capire cosa è successo”. Poi arriva anche una comunicazione del partito, tutt’altro che entusiasta di come sono andate le cose: “Continuiamo a sostenere il presidente Lo Palo. Nessuno è negazionista qui: ci sono motivi antropici che impattano sull’ambiente e anche cause endogene alla base delle fluttuazioni climatiche, lo dicono gli scienziati a livello internazionale”. Tradotto: la posizione ufficiale di FdI in giunta non cambierà, Lo Palo deve restare al suo posto.
Palazzi & Potere
“Rimuovere la dirigente Arpa negazionista del clima”: la destra implode, col voto segreto passa mozione nel consiglio della Lombardia
La destra di Attilio Fontana implode in Lombardia. Il Consiglio regionale approva col voto segreto una mozione delle opposizioni che chiede di “valutare di sollevare la presidente di Arpa (l’ente per la protezione ambientale, ndr) Lucia Lo Palo“, che qualche giorno fa in una intervista aveva sostenuto che “l’uomo non c’entra col cambiamento climatico”. La dirigente era stata nominata in estate in quota Fratelli d’Italia e, malgrado lo scivolone negazionista, era stata difesa in pubblico da tutti i partiti della coalizione. Complice il voto segreto, la maggioranza di centrodestra ha però smentito se stessa e persino le proprie dichiarazioni in Aula, accogliendo con 37 sì e 36 no il testo proposto dal capogruppo dem Pierfrancesco Majorino e firmato da M5S, Alleanza Verdi Sinistra e Patto Civico. Segno evidente che il messaggio politico va molto oltre Lo Palo, con forti malumori tra alleati soprattutto nei confronti di FdI, visto lo strapotere in Regione. Senza escludere anche possibili sgambetti interni al partito di Giorgia Meloni.
Non a caso il Pd, nel festeggiare per il successo ottenuto, getta sale proprio sulle ferite della destra, ricordando che qualche settimana fa il voto segreto aveva stroncato una proposta di FdI sulle cosiddette carriere Alias: “Per la seconda volta in poco tempo la maggioranza va sotto, entrambe le volte su questioni che riguardano persone o proposte riconducibili a Fratelli d’Italia – attacca Majorino – Questo dato è inequivocabile. Ma soprattutto le tesi strampalate del negazionismo climatico di certa destra, di cui Lo Palo è solo l’ennesima rappresentante, non stanno in piedi e il Consiglio è riuscito ad affermarlo, grazie al voto segreto”.
Esulta anche il capogruppo M5S Nicola Di Marco: “La maggioranza è implosa palesando agli occhi dei lombardi i conflitti e le divisioni che da sempre caratterizzano questa legislatura”. Secondo Di Marco, il voto apre un cratere nella giunta Fontana: “La bocciatura dell’ormai ex presidente di Arpa Lombardia Lo Palo, emblema del non merito e delle logiche spartitorie con cui Lega e FdI si sono divisi le poltrone, segna il punto di non ritorno di questa esperienza di governo”.
Fontana aveva già preso tempo, dicendo di voler “valutare” la posizione della dirigente. Gli 8 franchi tiratori nella maggioranza sono un problema ulteriore, anche perché Christian Garavaglia, capogruppo di FdI, non nasconde lo stupore: “Siamo sorpresi, dobbiamo capire cosa è successo”. Poi arriva anche una comunicazione del partito, tutt’altro che entusiasta di come sono andate le cose: “Continuiamo a sostenere il presidente Lo Palo. Nessuno è negazionista qui: ci sono motivi antropici che impattano sull’ambiente e anche cause endogene alla base delle fluttuazioni climatiche, lo dicono gli scienziati a livello internazionale”. Tradotto: la posizione ufficiale di FdI in giunta non cambierà, Lo Palo deve restare al suo posto.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".