Walter Mazzarri è il nuovo allenatore del Napoli. La conferma, come di consueto, è arrivata da un tweet di Aurelio De Laurentiis: “Bentornato Walter!”. Due parole che insieme sanciscono l’esonero di Rudi Garcia e insieme il surreale ritorno del tecnico toscano sulla panchina partenopea, 10 anni dopo. Mazzarri ha accettato un contratto valido fino a giugno 2024. È stato proprio questo aspetto a convincere De Laurentiis a puntare su di lui per sostituire Garcia. Pur di tornare a Napoli, l’ex Inter e Watford ha accettato anche un incarico a scadenza, solamente fino al termine della stagione e senza opzioni per il futuro. In pratica, un traghettatore, poi si vedrà.
Bentornato Walter!
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) November 14, 2023
Dopo l’incontro di ieri con Igor Tudor, De Laurentiis ha avuto un colloquio oggi a Roma Mazzarri che ha accettato le condizioni messe sul tavolo, formalizzando così un surreale ritorno. Il tecnico di San Vincenzo infatti ha allenato il Napoli per quattro anni, dal 2009 al 2013, vincendo la Coppa Italia nel 2012 e ottenendo un secondo posto in classifica nella stagione 2012/13. Il punto più alto della sua carriera in panchina: all’Inter non andò benissimo, per usare un eufemismo, in Inghilterra la sua avventura durò giusto una stagione. Poi due anni difficili a Torino, prima dell’esperienza a Cagliari conclusa con l’esonero e la squadra lasciata al quart’ultimo posto in classifica.
De Laurentiis è stato costretto a scegliere Mazzarri dopo la disastrosa gestione Garcia per rianimare una squadra che ha dominato la scorsa stagione e vinto lo scudetto con Luciano Spalletti in panchina. Non aveva molte alternative: nessuno allenatore top avrebbe scelto la polveriera Napoli in questo momento, soprattutto con un contratto solamente fino al termine della stagione. Evidentemente il patron azzurro sogna un colpo ad effetto per la prossima estate (Antonio Conte?), ma intanto il presente è buio: la squadra è al quarto posto in classifica, l’obiettivo minimo da mantenere per evitare una mancata qualificazione alla Champions che significherebbe ridimensionamento.