“Ai politici piace molto dirsi contro la “grande evasione“ delle multinazionali perché tutti concordano sul fatto che sia una cosa brutta. Ma bisognerebbe parlare anche dell’evasione che deriva da tanti milioni di attività economiche che, sommate, evadono molto più delle multinazionali. Più di due terzi delle imposte sui redditi vengono evase”. Mentre la premier Giorgia Meloni continua a strizzare l’occhio ad artigiani e piccoli imprenditori sostenendo di essere contro l’evasione “vera” e non quella “presunta”, il presidente della Commissione che scrive ogni anno la Relazione sull’economia non osservata e l’evasione Alessandro Santoro fa notare che le stime ufficiali non mentono.
Partecipando al convegno internazionale Evasione fiscale: dimensione del fenomeno e misure di contrasto organizzato a Roma dall‘Eu Tax observatory con Oxfam Italia e l’università di Milano-Bicocca, Santoro ha spiegato che in Italia l’evasione “ad alta intensità” di autonomi e pmi sottrae in totale all’erario oltre 31 miliardi di gettito fiscale ogni anno, pari al 69% del gettito atteso. Mentre, stando all’Atlante del mondo offshore dell’osservatorio guidato da Gabriel Zucman, i ricavi erariali persi a causa dello spostamento di profitti nei paradisi fiscali da parte delle multinazionali si fermano a 7 miliardi (per il 90% dovuti a paradisi fiscali all’interno della Ue). Pmi e autonomi sono però notoriamente “un bersaglio politicamente molto sensibile. Non solo per la politica al governo in questo momento ma per tutto l’arco politico, perché dietro ci sono milioni di contribuenti e di votanti”.
Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Pd ed ex sottosegretaria al Mef nei governi Conte 2 e Draghi, ha commentato ricordando che nel primo anno e mezzo di governo Meloni l’atteggiamento culturale nei confronti dell’evasione è stato “estremamente dannoso: i messaggi politici sono inequivoci sul fatto che non si voglia aggredire”. L’evasione, ha detto, “viene sempre citata come tema che riguarda altro, ad esempio le multinazionali. Si nega l’esistenza di un’evasione media che si aggira intorno al 69%, senza considerare l’Iva, per i redditi di autonomi, professionisti e partite Iva”. Vedi “la definizione di “pizzo di Stato” che la presidente del Consiglio ha indirizzato alla lotta all’evasione nei confronti dei commercianti” e l’evasione “presunta” citata all’assemblea della Cna. Nel frattempo “tregue fiscali e paci fiscali, che non siamo autorizzati a chiamare condoni ma sono condoni, sono stati il tratto trainante dell’azione di governo in questo campo: dodici nella legge di Bilancio dello scorso anno e altri due si sono aggiunti nella nuova manovra. Dietro il messaggio culturale inviato dal governo c’è l’esplicita volontà di non contrastare affatto l’evasione, perché lì c’è un bacino di voti che interessa”.
Il Fatto è partner di Oxfam nella campagna di raccolta firme per chiedere l’introduzione nell’Unione Europea di un’imposta sui grandi patrimoni. Qui il link al sito La Grande Ricchezza cui è possibile aderire.