Il giudizio espresso dal Garante sullo sciopero generale del 17 novembre non è affatto terzo. E, caso strano, interviene Salvini, che non ha nessuna competenza in merito e che anticipa il parere del Garante sullo sciopero. Su questo dovrà essere data una spiegazione”. È la denuncia del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che ai microfoni di Radio Radicale ricorda che la stessa commissione di Garanzia che ha espresso parere negativo sullo sciopero generale indetto da Cgil e Uil non ha fatto una piega coi sette scioperi generali organizzati quest’anno da 7 sigle non confederali.

Il co-portavoce di Europa Verde ricorda che molti componenti della commissione di Garanzia hanno ricoperto ruoli chiave come consulenti giuridici di ministri di centrodestra: l’avvocato Peppino Mariano, che fu consulente sulle materie del lavoro per Giorgia Meloni quando era ministra della Gioventù del governo Berlusconi; Luca Tozzi, avvocato ed ex consulente giuridico dell’attuale presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quando era ministro della Famiglia nel governo Conte Uno; l’economista Paolo Reboani, che è stato direttore generale del ministero del Lavoro e prima ancora fu consulente per ministri del Lavoro come Roberto Maroni e Maurizio Sacconi.


“Tutto questo – sottolinea Bonelli – evidenzia veramente la strumentalità politica di chi vuole usare questo scontro a fini elettorali. Quella di Salvini contro Landini, infatti, è solo una polemica politica strumentale. Il vero problema è che Salvini è portatore di politiche economiche che hanno azzerato il fondo nazionale per il trasporto pubblico, hanno ridotto le risorse per la sanità pubblica, anzi le hanno date alla sanità privata, hanno tagliato le pensioni. E allora la domanda è: perché non è legittimo protestare, visto che è rimasto solo questo strumento e questo diritto costituzionalmente tutelato?”.

E ribadisce: “Dietro tutta questa polemica c’è solo una strumentalizzazione politica di Salvini che vuole occupare la scena. Un giorno dice una cosa, un altro giorno dice un’altra. Oggi punta i sindacati su una questione peraltro molto delicata, perché due sindacati importanti, come la Cgil e la Uil, scendono in piazza per uno sciopero generale che costa ai lavoratori. E si protesta – spiega – contro le politiche economiche e sociali di questo governo, che ad esempio privilegia gli extraprofitti delle banche e delle società energetiche da cui questo esecutivo non ha ritenuto di prelevare nemmeno un centesimo di euro, mentre sta prelevando i soldi dalle tasche dei cittadini. Di questo si parla, cioè di mettere un bavaglio alla protesta“.

Bonelli chiosa: “Io spero che in questo paese non sia tolto l’ultimo diritto garantito ai lavoratori per evidenziare un problema di politiche sociali, economiche ed ambientali inique. Spero vivamente che non si realizzi questa svolta autoritaria, che fa il paio con la riforma sul premierato di chi oggi vuole un uomo solo, in questo caso una donna sola, al comando e di chi sogna questo ridisegnare l’assetto dello Stato in maniera verticale“.

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